lunedì 27 agosto 2012

137 - Caccia a Tarascona (leggere un testo letterario)

CACCIA A TARASCONA (adattato da Alphonse Daudet, Tartarino di Tarascona, Giunti)

Nella città di Tarascona, nel sud della Francia, dal più grande al più piccino, ogni uomo è un cacciatore. La caccia è la passione dominante nei tarasconesi, e ciò dai tempi più antichi. Tutte le domeniche Tarascona si arma, fucile in spalla e sacco sulla schiena, con strepito grandissimo di cani, corni e trombette, ed esce dalle sua mura. Uno spettacolo magnifico a vedersi. Disgraziatamente però gli animali da cacciare non ci sono; non che ce ne siano pochi, proprio non esistono. Voi mi capirete al volo; per quanto bestie possano essere le bestie, a lungo andare finiscono per insospettirsi e non fidarsi più, per questo per almeno venti chilometri intorno a Tarascona non è più possibile trovare non solo una quaglia o una beccaccia o il più piccolo leprotto, ma nemmeno un beccafico.
Eppure queste colline di Tarascona che scendono dolci verso il Rodano verde, dovrebbero essere ricche di seduzioni e d’incanti per le care bestioline piumate, col loro profumo di menta, di spigo e di rosmarino, e i bei grappoli d’uva, colmi di zucchero, diabolicamente appetitosi.
E ciò non basta ancora. Sembra che gli uccelli di passaggio abbiano segnato il paese con delle croci nere nei loro orari; infatti, quando vi giungono in grandi stormi, discendendo nell’autunno verso i paesi caldi, o risalendo verso i più freschi durante la primavera, il capitano in testa, quando sente le campane della città, incomincia a gridare: «Tarascona! Tarascona!». E tutta la banda si sposta rapidamente.
Nel paese non resta che una vecchia lepre, molto furba e famosa in tutta la regione, ma nessuno è mai riuscito a prenderla; tanto che oggi questa lepre è quasi una leggenda paesana e una superstizione, anche se i forti tarasconesi non sono superstiziosi per niente.
A questo punto voi mi direte: «E se la selvaggina è così rara in quei paraggi, che diavolo vanno essi cacciando tutte le domeniche, i vostri tarasconesi?».
È quello che dicevo anch’io.
Essi del resto se ne vanno all’aria aperta, in aperta campagna, a due o tre miglia dalla città, riunendosi in gruppi di cinque o sei; si sdraiano tranquillamente all’ombra delle belle pianticelle, vicino a una fontana; tirano fuori dai loro sacchi del pane, del salame, prosciutto, uova sode, carni fredde, e incominciano delle colazioni interminabili, annaffiate dai vini generosi del Rodano che fanno ridere e cantare.
Quando hanno bene mangiato e meglio bevuto, fischiando ai cani, caricano i fucili e incominciano la loro caccia, che si svolge così: ognuno prende il proprio berretto e con quanta forza ha lo getta in aria e gli spara contro. Quello che riesce a colpire più volte il proprio berretto in volo è il vincitore della gara; viene proclamato re della caccia e ritorna la sera in trionfo a Tarascona col berretto bucato, messo sulla canna del fucile, in mezzo al baccano dei viva, dei bravo e dei battimani, l’abbaiare dei cani e lo strepito delle fanfare. È inutile, credo che io vi aggiunga che si fa in quella città un enorme commercio di berretti, e c’è persino qualche cappellaio che ne vende di quelli già bucati e strappati a coloro che sono poco esperti di caccia; ma è giusto aggiungere che solamente Bézuquet, il farmacista, ne compra abitualmente, cosa che lo disonora a fondo.

ESERCIZIO 1:
1- In quale città è ambientata la storia? Dove si trova questa città?
________________________________________________________________________________
2- Quale fiume scorre vicino a questa città?
________________________________________________________________________________
3- Qual è la passione principale degli abitanti di questa città?
________________________________________________________________________________
4- In quale giorno della settimana si dedicano a questa passione?
________________________________________________________________________________
5- Attorno alla città c’è molta selvaggina? Perché?
________________________________________________________________________________
6- Quando gli uccelli di passaggio si spostano rapidamente dal loro percorso?
________________________________________________________________________________
7- Chi è diventato una leggenda o una superstizione della città?
________________________________________________________________________________
8- Che cosa mangiano i tarasconesi quando vanno a caccia?
________________________________________________________________________________
9- Che cosa bevono?
________________________________________________________________________________
10- Chi viene proclamato re della caccia?
________________________________________________________________________________
11- Qual è il disonore del farmacista Bézuquet?
________________________________________________________________________________

SCHEDA GRAMMATICALE
I NOMI ALTERATI
I nomi alterati sono dei nomi che, mediante l’aggiunta di particolari lettere (il termine corretto è SUFFISSI), esprimono un significato particolare al nome originale. Questi significati particolari si usano per indicare:
- piccolezza
- affetto
- grandezza
- disprezzo
Esempio:
parola normale = libro
libro piccolo = libretto
libro che piace e a cui si è affezionati = libricino
libro grande = librone
libro brutto = libraccio
I suffissi usati nella lingua italiana per i nomi alterati sono questi:
Idea di piccolezza
-ino
-etto
-ello
-icello
-icciolo
Gatto = gattino
Bacio = bacetto
Bambino = bambinello
Ponte = ponticello
Porto = porticciolo
Idea di affetto
-uccio
-acchiotto
-olo
-otto
Cavallo = cavalluccio
Lupo = lupacchiotto
Figlio = figliolo
Passero = passerotto
Idea di grandezza
-one
-accione
Stanza = stanzone
Uomo = omaccione
Idea di disprezzo
-accio
-astro
-ucolo
-onzolo
-uncolo
-iciattolo
Ragazzo = ragazzaccio
Giovine = giovinastro
Poeta = poetucolo
Medico = mediconzolo
Ladro = ladruncolo
Fiume = fiumiciattolo

I suffissi scritti in rosso sono, in realtà, poco usati.

ESERCIZIO 2:
Nel racconto ci sono 4 nomi alterati: trovali e riscrivili:
________________________________________________________________________________

Nessun commento:

Posta un commento