giovedì 31 dicembre 2015

224 - Popoli del Vicino Oriente



POPOLI DEL VICINO ORIENTE

Nel Vicino Oriente (o anche Medio Oriente) sono vissuti molti popoli, che hanno creato la civiltà europea.


Vediamo rapidamente i popoli più importanti.

GLI EGIZI

La civiltà degli Egizi si è sviluppata tra il IV e il I millennio a.C. lungo le rive del fiume Nilo, in pieno deserto del Sahara.
Il Nilo fu importantissimo per gli Egizi, perché la sua acqua permise agli Egizi di praticare l’agricoltura; inoltre ogni anno il Nilo straripava (a causa delle molte piogge che cadono dove ci sono le sorgenti del fiume) e depositava sulle sue sponde uno strato di terra fertile (il limo), particolarmente adatto alle coltivazioni.

Il Nilo oggi

L’Egitto era all’inizio diviso in due parti: l’Alto Egitto (a sud) e il Basso Egitto (a nord). Attorno al 3.000 a.C. diventa un unico Stato, per merito del re guerriero Narmer (chiamato anche Menes), che fonda la prima delle 30 dinastie che governarono il Paese (una dinastia è una serie di re tutti discendenti dalla stessa persona e quindi tutti appartenenti alla stessa famiglia).

Lastra di pietra – istoriata nei due lati – raffigurante Narmer e le sue imprese

I re dell’Egitto si chiamano faraoni e sono famosi in tutto il mondo, a causa delle loro tombe (le piramidi) e dei libri, film e leggende scritte su di loro.

Le 3 piramidi più famose: da sinistra quella di Micerino, quella di Chefren e quella di Cheope

Maschera funeraria in oro massiccio del faraone Tutankhamon

Verso il 1.200 a.C. la civiltà egizia comincia a decadere, a causa delle invasioni di popoli nomadi, che cambiano la storia in tutto il Medio Oriente.

I POPOLI DELLA MESOPOTAMIA

In Mesopotamia, la terra compresa tra i fiumi Tigri ed Eufrate, sono vissuti diversi popoli, che si unirono o si combatterono a lungo per dominare sulla regione.

Il Tigri (a destra) e l’Eufrate, oggi

Il primo popolo è quello dei Sumeri, che trasformano la Mesopotamia in una grande distesa di campagne irrigate (cioè dove arriva l’acqua), ricche di orti, pascoli, giardini e palmeti, e vi fondano numerose città. Ogni città è indipendente dalle altre; ogni città – e le terre che la circondano – appartiene al tempio, e cioè alla classe dei sacerdoti. I sacerdoti amministrano le ricchezze della città, mentre il re si occupa dei rapporti con le altre città e soprattutto delle guerre.

L’esercito dei Sumeri, così come è rappresentato nel celebre “stendardo di Ur”

Un altro popolo che vive in Mesopotamia è quello degli Accadi, formato da due gruppi diversi (i Babilonesi e gli Assiri) che parlano lingue diverse. Gli Accadi fondano la città di Babilonia, la quale, attorno al 1.700 a.C. diventa il centro di un grande impero, sotto il re Hammurabi; costui è il sovrano che ha messo insieme il primo codice di leggi dell’umanità.

Babilonia, con i suoi giardini pensili, in una ricostruzione di fantasia

L’impero dei Babilonesi crolla verso la fine del II millennio a.C. per mano degli Assiri, i quali, dopo aver vissuto a lungo nelle montagne nel nord della Mesopotamia, invadono e conquistano la Mesopotamia e poi altre terre fino all’Egitto.

Il re assiro Asurbanipal affronta un leone (rilievo del palazzo di Ninive)

GLI ITTITI

Gli Ittiti sono un gruppo di popoli nomadi, provenienti dalle steppe della Russia meridionale, che come altri (gli Arii, gli Achei, gli Ioni) vengono chiamati indoeuropei, perché al termine delle loro migrazioni si trovano diffusi in un’area estesa dall’India all’Europa. Le loro migrazioni avvengono in due momenti principali: uno attorno al 2.000, l’altro verso il 1.200 a.C.
Gli Ittiti si fermano nella penisola anatolica e poiché hanno una grande capacità  tecnico-militare (sanno lavorare il ferro in modo da renderlo più resistente e hanno inventato un carro da guerra con ruote a raggi trainato da cavalli), riescono a fondare un vasto impero, che resiste fin verso il 1.200 a.C., quando anche loro vengono travolti dalle nuove invasioni di indoeuropei.

La Porta dei leoni a Hattusa, la capitale degli Ittiti

Carro ittita

GLI EBREI

Gli Ebrei sono inizialmente un popolo nomade originario della Mesopotamia; verso il 2.000 a.C., sotto la guida del patriarca Abramo, si spostano in cerca di terre verso ovest, arrivando in Palestina, dove cominciano a dedicarsi all’agricoltura. Costretti dall’invasione della loro terra da parte di altri popoli a lasciare la Palestina, gli Ebrei emigrano in Egitto e vi rimangono per circa 5 secoli. Prima sono un popolo libero, poi diventano schiavi degli Egizi. Verso il 1.250, guidati da Mosè, fuggono dall’Egitto e ritornano in Palestina (la “terra promessa” dei loro racconti), dove devono combattere con altri popoli.
Verso il 1.000 fondano lo Stato di Israele, ma nel VI secolo a.C. sono vinti dai Babilonesi e portati come prigionieri in Mesopotamia; qui mettono insieme le loro tradizioni orali (cioè raccontate a voce) e le fanno diventare  il libro fondamentale della loro religione, ossia la Bibbia.

Rotolo manoscritto del I secolo a.C. ritrovato in una grotta vicino al Mar Morto

L’importanza degli Ebrei nella storia è infatti legata soprattutto alla religione: essi, inizialmente politeisti come tutti i popoli dell’antichità, fondano la prima religione monoteista (cioè con un unico dio); questa religione è l’Ebraismo, da cui derivano le due religioni oggi più diffuse al mondo, il Cristianesimo e l’Islamismo.

I FENICI

Pur non essendo molto numerosi, i Fenici hanno lasciato importanti tracce nella storia antica. Vivevano lungo le coste della Siria, una regione povera di terre fertili, e per questo si dedicavano soprattutto al commercio, navigando lungo le coste del Mediterraneo e fino all’Oceano Atlantico.

Nave fenicia

Commerciavano gli oggetti tipici del loro artigianato, molto sviluppato e apprezzato: vasi in bronzo, argento e oro, gioielli, legno e avorio intagliati, contenitori in pasta vitrea e la porpora, un colorante che serviva per tingere di rosso i tessuti.

A sinistra, un vaso unguentario in pasta vitrea; a destra, un vaso in bronzo

Nei loro viaggi commerciali i Fenici fondano numerose città: Cartagine, Palermo, Cagliari, Leptis Magna, Cadice e Lisbona. I Fenici diffondono nel Mediterraneo la scrittura alfabetica (vedi lezione precedente), da cui derivano la scrittura greca e quella latina.

Rovine di Cartagine

I PERSIANI

Sull’altopiano iranico, per lo più desertico, vivono i Persiani, i quali, sotto la guida del re Ciro il Grande, a partire dal 555 a.C. costruiscono un immenso impero, comprendente le terre che andavano dall’Egitto all’India.
I Persiani furono dei bravi amministratori: non si comportavano crudelmente come gli Assiri e i Babilonesi e i popoli che avevano conquistato non li odiavano. Questi popoli vivevano in province (dette satrapie) abbastanza autonome, anche se dovevano pagare annualmente al re un tributo, composto da cavalli, bestiame, schiavi, tessuti e monete d’oro con l’immagine del re: si deve proprio ai Persiani la diffusione delle monete nel mondo antico.

Corteo dei popoli tributari (= che devono pagare tributi) del re di Persia

Moneta persiana

GLOSSARIO DI BASE:
Nella colonna di sinistra i termini al singolare e tra parentesi al plurale, in ordine alfabetico; nella colonna di destra il significato dei termini espresso con un’immagine o una frase. Alcuni termini di questa lezione sono spiegati nelle lezioni precedenti.

Bestiame
 Bestie (animali) di vario tipo
Codice (codici)
Un testo (poteva essere una pietra o una pergamena) dove sono scritte tutte le leggi
Costa (coste
La parte dove finisce la terra e incomincia il mare o il fiume o il lago
Deserto (deserti)
Giardino (giardini)
Legno intagliato
Montagna (montagne)
Orto (orti)
Palmeto (palmeti)
Giardino di palme
Pascolo (pascoli)
Luogo dove gli animali trovano erba da mangiare
Patriarca (patriarchi)
Personaggio importante della storia, a capo di un popolo
Riva (rive)
Ha lo stesso significato di COSTA
Schiavo (schiavi)
Sorgente (sorgenti)
Il luogo dove nasce un fiume
Sponda (sponde)
Ha lo stesso significato di COSTA
Steppa (steppe)
Un ambiente tipico di alcune zone dell’Asia e dell’America con poca erba
Tessuto (tessuti)
Ha lo stesso significato di STOFFA (vedi la lezione LA PREISTORIA)

I VERBI “STORICI” DI QUESTA LEZIONE:

Con questa lezione incominciamo a fare attenzione ai verbi più frequenti nei racconti storici. Poiché la rappresentazione del loro significato mediante immagini è a volte impossibile, cercherò di spiegarne il senso nel modo più semplice possibile (credo comunque che sia fondamentale sempre l’intervento di un insegnante). Si tratta, a mio avviso, di verbi che l’alunno DEVE conoscere assolutamente, per proseguire nello studio della storia.
Ho immaginato una tabella a 3 colonne: nella prima c’è la forma verbale usata nel testo, con, tra parentesi, la forma dell’infinito; nella seconda l’alunno può scrivere il verbo nella sua lingua; nella terza c’è la spiegazione (riferita al contesto e non ai tanti possibili significati del verbo).

Forma verbale italiana
Il verbo nella lingua dell’alunno
Il significato
Amministravano (amministrare)

Fare in modo che uno Stato, una città, un luogo funzioni bene, nel rispetto delle leggi
Combatterono (combattere)

Affrontare un nemico con una battaglia, una guerra
Conquistano / avevano conquistato (conquistare)

Diventare padrone delle cose di un’altra persona, o di un popolo
Crolla (crollare)

Non esserci più, finire di esistere
Decadere

Perdere un po’ alla volta la propria importanza o ricchezza (si dice di un popolo, uno Stato, una civiltà e così via)
Dominare

Essere a capo di uno Stato, una città, una regione, eccetera
Emigrano (emigrare)

Spostarsi da un luogo a un altro, per cercare di vivere meglio; può essere per sempre, o solo per un periodo
Fonda / fondano (fondare)

Costruire, far nascere: si dice di una città, o di un impero, o di una dinastia
Invadono (invadere)

Entrare nel luogo dove vive un altro popolo con la violenza e per prendere il suo posto, o per rubare le sue cose
Si dedicavano (dedicarsi)

Fare una cosa, o un certo lavoro con molta passione e attenzione e capacità
Si è sviluppata (svilupparsi)

Crescere, diventare importante, ricco, eccetera

VERBI COMUNI:

Credo possa aiutare nello studio anche un piccolo dizionario dei verbi di uso più comune, usati nella lezione: l’alunno scriverà nella colonna libera la forma verbale nella sua lingua madre. Un po’ alla volta potrà migliorare il proprio lessico. Nelle prossime lezioni è possibile che alcuni verbi vengano ripetuti, o che rientrino in questa tabella i verbi “storici” delle lezioni precedenti: repetita iuvant.

Forma usata nella lezione
Infinito in lingua italiana
Infinito nella lingua dell’alunno
Andavano
Andare

Arrivando
Arrivare

Aver vissuto
Vivere

Avvengono
Avvenire

Cambiano
Cambiare

Combatterono
Combattere

Commerciavano
Commerciare

Costruiscono
Costruire

Dedicarsi
Dedicarsi

Depositava
Depositare

Derivano
Derivare

Diffondono
Diffondere

Fuggono
Fuggire

Governarono
Governare

Ha messo
Mettere

Hanno creato
Creare

Hanno inventato
Inventare

Hanno lasciato
Lasciare

Lasciare
Lasciare

Lavorare
Lavorare

Navigando
Navigare

Odiavano
Odiare

Pagare
Pagare

Permise
Permettere

Proveniente
Provenire

Resiste
Resistere

Rimangono
Rimanere

Ritornano
Ritornare

Si comportavano
Comportarsi

Si fermano
Fermarsi

Si occupa
Occuparsi

Si spostano
Spostarsi

Sono vissuti
Vivere

Straripava
Straripare

Tingere
Tingere

Trasformano
Trasformare

Unirono
Unire

Vengono travolti
Travolgere

Vive
Vivere

Vivevano
Vivere

Vivono
Vivere