giovedì 23 agosto 2012

132 - La bella addormentata nel bosco

LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO
(versione a disegni adattata da un cartone animato televisivo):



ESERCIZIO 1:
1- Elenca tutti i personaggi in ordine di apparizione:
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2- Dove è ambientata la fiaba?
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3- Quanto tempo passa dall’inizio alla fine della storia?
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4- Perché la vecchia fata non era stata invitata alla festa per la nascita della Principessa?
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5- Perché il Re ordina che tutti i fusi vengano bruciati?
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6- Dove la Principessa si punge con un fuso?
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7- Che cosa ordina il Re perché la Principessa possa dormire tranquilla?
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8- Chi spiega al Principe la verità sul castello circondato dal bosco?
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9- Perché si dice “C’era una volta un Re” e “C’erano una volta un Re e una Regina”? Qual è la differenza?
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LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO (versione in prosa semplificata):

C'erano una volta un Re e una Regina che erano disperati, perché non avevano figli. Ma alla fine la Regina rimase incinta e partorì una bambina. Erano così felici di quella nascita, che organizzarono una gran festa, alla quale invitarono anche tutte le fate che vivevano nel paese, perché donassero alla bambina qualche regalo magico.
A ogni fata il Re e la Regina regalarono delle posate d’oro, ma, durante la festa, si presentò una vecchia fata che non era stata invitata, perché tutti credevano che fosse morta. Per lei non c’erano più posate d’oro e la vecchia fata se ne ebbe a male.
Poi le fate incominciarono a distribuire alla Principessa i loro doni; una donò alla bambina una bellezza tale, da superare tutte le donne del mondo, un’altra le regalò lo spirito per parlare, la terza una grazia notevole nel muoversi, la quarta una capacità di cantare come se fosse un usignolo e un’altra ancora la capacità di suonare meravigliosamente tutti gli strumenti. Quando toccò alla fata vecchia, questa disse:
«Un giorno la Principessa si bucherà la mano con un fuso e morirà».
«No», disse una fata che era rimasta in disparte, prevedendo una minaccia dalla vecchia fata, «la Principessa non morirà, ma cadrà in un sonno profondo, da cui si risveglierà solo quando il figlio di un Re le darà un bacio».
Il Re e la Regina, preoccupati per queste parole, emisero un editto, per proibire a chiunque di filare con il fuso e di tenere fusi in casa, pena la vita.
Tutto andò bene per 15 anni, ma un giorno la Principessa, che aveva l’abitudine di andare di qua e di là per il castello, poiché i genitori erano partiti per un viaggio, salì in cima a una torre che non aveva mai visitato. Qui c’era una vecchia che filava con il fuso, perché lei era sempre vissuta da sola lassù e non sapeva niente dell’editto del Re.
«Che cosa state facendo?», chiese la Principessa alla vecchia.
«Sono qui che filo», rispose la vecchia.
«Che bello, mi fate provare?» e fu così che la profezia della vecchia fata si avverò: la Principessa si punse con il fuso e cadde svenuta a terra.
La vecchia cominciò a gridare, tutti gli abitanti del castello accorsero spaventati e solo quando il Re e la Regina tornarono dal loro viaggio, le acque si calmarono. Infatti il Re si ricordò di ciò che avevano predetto le fate e pensò che non c’era niente da fare.
Fece mettere la Principessa nel più bel salone del palazzo, sopra un letto tutto ricamato d’oro e d’argento. La ragazza respirava dolcemente, facendo capire così che non era morta: era rimasta bellissima, solo teneva sempre gli occhi chiusi.
«Ordino che la Principessa venga lasciata dormire in pace», disse il Re e mandò a chiamare la fata che aveva detto del sonno della Principessa. La fata arrivò, capì che il Re voleva che sua figlia restasse a dormire tranquilla e. con la sua bacchetta magica, fece crescere attorno al castello una gran foresta di rovi e di arbusti spinosi, che impedivano a chiunque di attraversarla. Del castello si vedevano soltanto da lontano le torri più alte.
Molti anni dopo il figlio di un Re dei dintorni passò da quelle parti e chiese che castello fosse quello che si vedeva al di là di quella foresta di rovi.
Gli risposero in mille modi diversi:
«È un vecchio castello abitato dai fantasmi», disse uno.
«È un posto dove si riuniscono le streghe», disse un altro.
«Ci vive un orco, che ci porta tutti i ragazzi che incontra e poi se li magia», precisò un altro ancora.
Finché un contadino prese la parola e disse:
«Principe, in quel castello viveva una Principessa, la più bella che si sia mai vista; ma un giorno cadde in un sonno profondo, da cui si risveglierà solo se il figlio di un Re riuscirà a baciarla».
A queste parole, il Principe si infiammò subito d’amore. Pensò che poteva essere lui il figlio di Re che avrebbe svegliato la Principessa dal lungo sonno. Si diresse subito verso il castello e, con sua grande meraviglia, vide che tutti i rovi e i cespugli si aprivano al suo passaggio e si richiudevano dietro di lui.
Riuscì così facilmente ad arrivare al castello; entrò, passò in tutte le stanze, finché arrivò nel salone dove dormiva la Principessa: era bellissima e il Principe, che era già innamorato ancora prima di vederla, le diede un baciò. La Principessa, allora, aprì gli occhi e per la prima volta dopo tanti anni disse:
«Siete voi, mio Principe? Vi siete fatto molto aspettare».
Il Principe e la Principessa si sposarono pochi giorni dopo e vissero cent’anni felici e contenti.

ESERCIZIO 2:
1- Quali differenze ci sono tra la versione a disegni e la versione in prosa di questa fiaba?
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2- Quale hai letto con più facilità?
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