IL TEMPO METEOROLOGICO
Un territorio terrestre è vivo
perché interessato dai fenomeni meteorologici, che normalmente chiamiamo tempo
meteorologico. Esso è dovuto alla presenza di 2 elementi fondamentali:
- il Sole
- le precipitazioni.
Il Sole dà luce e calore al territorio. Esso fornisce l’energia
necessaria perché sulla Terra si compia il ciclo dell’acqua, che evapora dagli
oceani, dai laghi e dai fiumi, si trasforma in nuvole e ricade sotto forma di precipitazioni (pioggia, neve,
grandine).
La luce del Sole, inoltre, scalda
l’aria e permette la vita degli organismi; serve alle piante per compiere la
fotosintesi, cioè il processo che permette loro di crescere; regola la vita
quotidiana nell’alternarsi del giorno e della notte.
Il giorno e la notte sulla Terra
Giorno di sole
|
Giorno di pioggia
|
L’ATMOSFERA
L’atmosfera è l’involucro d’aria
che circonda la Terra [per approfondire,
puoi vedere la Lezione 183 – Le parole delle Scienze 4: la Terra, pubblicato su
questo blog nel maggio 2013]. Essa viene suddivisa in strati, il più basso
dei quali si chiama troposfera ed è quello che maggiormente interessa agli
esseri viventi.
Infatti la troposfera ha 2
caratteristiche fondamentali:
1-
contiene quasi tutta l’aria che forma l’atmosfera
(negli strati superiori l’aria è così rarefatta che non è possibile respirare)
2-
ha una temperatura che diminuisce rapidamente con
l’altezza: si va da +16°C
al livello del mare (valore medio) a -50°C a 12 chilometri di
quota, cioè il limite della troposfera.
Nella troposfera si verificano
tutti i fenomeni meteorologici: la formazione delle nuvole, dei venti e delle
precipitazioni. Per questo al di sopra della troposfera il cielo è sempre
sereno.
L’immagine successiva ti permette
di capire meglio qual è lo spessore della troposfera.
LA TEMPERATURA DELL’ARIA
L’aria viene riscaldata quasi
interamente dal Sole, però in maniera indiretta: infatti i raggi del Sole
attraversano l’atmosfera e scaldano il suolo; a sua volta il suolo, come se
fosse un radiatore, spinge il calore nell’aria e la riscalda.
La temperatura dell’aria varia in
base all’altezza del Sole sull’orizzonte: esso scalda di più quando è alto nel
cielo, infatti i suoi raggi cadono perpendicolarmente e sono concentrati su uno
spazio più piccolo, invece, quando il Sole è più basso, i suoi raggi cadono obliqui
e sono dispersi su uno spazio più grande. Puoi vedere questo fenomeno
nell’immagine seguente:
Inoltre la temperatura varia
nelle diverse parti del mondo in base a 4 fattori molto importanti:
- la latitudine
- l’altitudine
- la presenza di grandi masse
d’acqua
- le correnti marine.
La latitudine influisce sulla
temperatura, perché nelle zone equatoriali i raggi del Sole arrivano
perpendicolari, cioè colpiscono la Terra più da vicino e riscaldano una
porzione più ristretta di terreno; invece, mano a mano che ci si sposta verso i
Poli, arrivano più inclinati, più lontani e riscaldano una porzione più vasta
di terreno. Quindi all’equatore fa più caldo e andando verso i Poli fa sempre
più freddo.
L’altitudine influisce sulla
temperatura, perché mano a mano che l’altitudine aumenta, l’aria è sempre più
rarefatta, cioè contiene meno gas, i quali hanno la funzione di trattenere il
calore del Sole. Quindi più si sale, più fa freddo.
La presenza di grandi masse
d’aria influisce sulla temperatura, perché oceani, mari e grandi laghi
assorbono il calore solare durante l’estate e lo restituiscono lentamente
durante l’inverno. Quindi le zone vicine al mare hanno un clima più mite
rispetto a quelle lontane (clima più mite significa che d’estate fa più fresco
e d’inverno fa più caldo).
Le correnti marine influiscono
sulla temperatura, perché se in un posto arriva una corrente marina calda,
l’aria è più mite, mentre se in un posto arriva una corrente marina fredda,
l’aria sarà più fredda.
Studiando Geografia è importante
conoscere l’escursione termica di un posto, ossia la
variazione di temperatura tra il momento più caldo e quello più freddo; se si
calcola nell’arco di un anno si chiama escursione
termica annua, se si calcola nell’arco di un giorno si chiama escursione termica diurna.
Ricorda, inoltre, che in base
alla temperatura dell’aria, ai venti e alle precipitazioni, in un certo luogo
abbiamo un certo tipo di clima e, di conseguenza, un certo tipo di flora (= la
vegetazione) e di fauna (= animali).
Osserva le 4 immagini seguenti:
rappresentano 4 ambienti completamente diversi, per la vegetazione e gli
animali che vi si possono trovare. La loro diversità è dovuta al clima diverso
delle 4 località, cioè alla temperatura, alle precipitazioni e ai venti.
IL VENTO
Il vento è una massa d’aria che si sposta parallelamente alla
superficie terrestre. Esso ha origine dal diverso riscaldamento dell’aria in
due zone vicine, infatti l’aria tende sempre a spostarsi dalla zona più verso
quella più calda.
Per capire come nasce il vento,
puoi osservare ciò che succede in casa in un giorno d’inverno.
All’esterno l’aria è sicuramente
più fredda che in casa: supponiamo che fuori la temperatura sia di 0°C, mentre in casa sia di 20°C.
La differenza di temperatura corrisponde
a una differenza di pressione: fuori l’aria fredda, più pesante, determina una
condizione di alta pressione, mentre dentro casa l’aria calda, più leggera,
determina una condizione di bassa pressione.
Se apriamo la porta, la
differenza di pressione provoca un movimento d’aria nei due sensi: l’aria
fredda entra in casa dal basso e occupa il vuoto lasciato dall’aria calda, che
esce dall’alto in senso contrario.
LE NUVOLE E LE PRECIPITAZIONI
L’aria contiene sempre una certa
quantità d’acqua, che evapora dalla superficie di mari, laghi e fiumi:
normalmente essa non è visibile. Quando sale, quest’acqua (o meglio, vapore acqueo) incontra delle zone
d’aria più fredde e, allorché supera il livello
di condensazione, si aggrega (= si unisce) in tante goccioline più grandi e
visibili, che formano le nuvole (o nubi). Queste goccioline sono però
ancora leggere e quindi sono in grado di rimanere sospese nell’aria.
Quando le nuvole si raffreddano
ulteriormente, al loro interno le gocce d’acqua si trasformano in precipitazioni, cioè in acqua più
pesante, che precipita (= cade) al suolo.
Esistono 3 tipi di
precipitazioni:
-
la pioggia (quando le gocce d’acqua rimangono allo
stato liquido
-
la neve (quando le gocce d’acqua si solidificano in
cristalli di ghiaccio)
-
la grandine (quando le gocce d’acqua si solidificano in
chicchi di ghiaccio)
La pioggia è formata da gocce d’acqua che possono avere un diametro
fino a 5 millimetri;
durante un forte temporale la pioggia arriva a terra con una velocità di quasi 20 chilometri all’ora.
La neve si forma quando la temperatura dell’aria a livello del suolo è
pari a circa 0°C.
Cadendo, i cristalli di ghiaccio si uniscono tra loro, formando cristalli
sempre più grandi, finché diventano fiocchi più o meno grandi. Visti al
microscopio, i cristalli di neve hanno una forma esagonale e sono uno diverso
dall’altro.
La grandine si forma in condizioni particolari, all’interno di nuvole
molto sviluppate in verticale. Le goccioline d’acqua che stanno cadendo,
vengono risospinte dal vento sulla sommità della nube e qui ghiacciano. Quando
questo fenomeno si ripete più volte, il chicco di grandine continua a crescere
e diventa così pesante da cadere al suolo.
Pioggia
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Neve
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Grandine
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SCHEDE SEMPLIFICATE (per alunni
NAI)
COME SI FORMA LA PIOGGIA:
1. Il Sole fa evaporare l’acqua
del mare, che diventa vapore acqueo;
2. Anche dal suolo evapora acqua:
questo fenomeno si chiama traspirazione;
3. L’aria è sempre piena di
vapore acqueo, ma noi non lo vediamo;
4. Il vento spinge l’aria umida
sulla terraferma;
5. La montagna è un grande piano
inclinato, che costringe l’aria a salire in alto; oltre un certo livello
(livello di condensazione) il vapore acqueo si unisce in tante goccioline più
grandi e visibili, che formano le nuvole
(o nubi);
6. Salendo la nube si raffredda
ulteriormente e all’interno si forma la pioggia, che precipita (= cade) al
suolo.
Esistono 3 tipi di
precipitazioni:
-
la pioggia (quando le gocce d’acqua rimangono allo
stato liquido
-
la neve (quando le gocce d’acqua si solidificano in
cristalli di ghiaccio o fiocchi)
-
la grandine (quando le gocce d’acqua si solidificano in
chicchi di ghiaccio).
Pioggia
|
Neve
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Grandine
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NOZIONI GRAMMATICALI:
SINGOLARE
|
PLURALE
|
SINGOLARE CON L’ARTICOLO
|
PLURALE CON L’ARTICOLO
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Sole
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Soli
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Il Sole
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I soli
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Acqua
|
Acque
|
L’acqua
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Le acque
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Mare
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Mari
|
Il mare
|
I mari
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Suolo
|
Suoli
|
Il suolo
|
I suoli
|
Vento
|
Venti
|
Il vento
|
I venti
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Nuvola
|
Nuvole
|
La nuvola
|
Le nuvole
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Nube
|
Nubi
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La nube
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Le nubi
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Pioggia
|
Piogge
|
La pioggia
|
Le piogge
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Tipo
|
Tipi
|
Il tipo
|
I tipi
|
Precipitazione
|
Precipitazioni
|
La precipitazione
|
Le precipitazioni
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Goccia
|
Gocce
|
La goccia
|
Le gocce
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Neve
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Nevi
|
La neve
|
Le nevi
|
Cristallo
|
Cristalli
|
Il cristallo
|
I cristalli
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Ghiaccio
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Ghiacci
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Il ghiaccio
|
I ghiacci
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Fiocco
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Fiocchi
|
Il fiocco
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I fiocchi
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Grandine
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Grandini
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La grandine
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Le grandini
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Chicco
|
Chicchi
|
Il chicco
|
I chicchi
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I verbi usati in questo testo
l’infinito di fa: fare
l’infinito di diventa: diventare
l’infinito di evapora: evaporare
l’infinito di vediamo: vedere
l’infinito di spinge: spingere
l’infinito di costringe: costringere
l’infinito di si unisce: unirsi (unire)
l’infinito di formano: formare
l’infinito di salendo: salire
l’infinito di si raffredda: raffreddarsi (raffreddare)
l’infinito di si forma: formarsi (formare)
l’infinito di precipita: precipitare
l’infinito di cade: cadere
l’infinito di esistono: esistere
l’infinito di rimangono: rimanere
l’infinito di si solidificano: solidificarsi
(solidificare)
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