mercoledì 11 settembre 2013

188 - Mari e coste


IL MARE E LA COSTA


Tra la terraferma e il mare si trova un tipo di terreno che si chiama costa.
Ci sono 2 tipi di coste: la costa alta e la costa bassa.
La costa alta (che può elevarsi anche per molti metri) si ha quando la montagna o la collina arrivano fino al mare. La costa alta ha una grande varietà di forme: può avere le pareti a picco o molto ripide, sporgenze (promontori), rientranze (calette), piccole spiagge. Spesso presenta forme di erosione spettacolari, come grotte, archi naturali e grandi scogli isolati (detti faraglioni),
La costa bassa ha alle spalle una pianura e la sua pendenza verso il mare è molto lieve. La costa bassa è formata da spiagge, solitamente di sabbia, che si generano per l’accumularsi di detriti trasportati dai fiumi e poi distribuiti dalle onde del mare e dalle correnti.

Costa alta in Puglia
Costa bassa in Puglia

Il mare, con le sue onde, le correnti e le maree, modifica la forma delle coste; ma la forma della costa è dovuta anche al tipo di roccia (più dura o più tenera) e alla profondità del fondale marino.

IL FONDO MARINO

Visto dalla costa, il mare sembra una grande distesa piatta d’acqua dello stesso colore. In realtà il fondo marino è molto vario e movimentato. Esso è di solito formato da 3 zone principali, che, partendo dalla costa, sono:
1-     la piattaforma continentale
2-     la scarpata continentale
3-     la piana abissale.
Osserva l’immagine:


- La piattaforma continentale è il prolungamento dei continenti sotto il livello del mare. È una superficie quasi orizzontale, simile a una pianura, che inizia dalla linea di costa e scende con leggera inclinazione fino a circa 200 metri di profondità.
Nella piattaforma continentale si trovano molte forme di vita: alghe, molluschi, pesci. Qui la luce, necessaria agli organismi vegetali e animali, penetra ancora nell’acqua.
- La scarpata continentale è una superficie che scende rapida fino a circa 2.000 metri di profondità. Essa è solcata da profonde valli (chiamate canyon sottomarini), e poiché qui la luce del Sole quasi non arriva, le forme di vita vegetale e animale sono praticamente assenti.
- La piana abissale si trova oltre la scarpata continentale e può arrivare fino a 6.000 metri di profondità. È in larga parte pianeggiante o con lievi ondulazioni, ma vi si possono incontrare delle montagne sommerse; a volte si tratta di vulcani sottomarini, che, quando sono molto alti, possono anche emergere dall’acqua. Sul fondo della piana abissale si aprono delle fosse, profonde anche oltre i 10.000 metri (la più profonda al mondo è la Fossa delle Marianne, che si trova tra Giappone, Filippine e Nuova Guinea, e giunge a quasi 11.000 metri di profondità).
Nelle profondità della piana abissale c’è il buio assoluto e le forme di vita sono del tutto assenti.

IL MOTO ONDOSO

Soffiando sulla superficie del mare, il vento crea delle increspature: le onde. Esse durano per molto tempo, anche quando il vento è cessato, e si muovono anche per centinaia di chilometri. È per questo che in mare ci sono onde, anche se il vento non soffia.
Le onde si comportano diversamente in base alla profondità del mare.
In acque profonde le onde causano un moto prevalentemente verticale dell’acqua e la rimescolano soltanto fino a una certa profondità: al di sotto l’acqua è calma.
Vicino alla costa le onde incontrano acqua sempre più bassa, perciò sentono la resistenza del fondo e si rompono, provocando un movimento dell’acqua essenzialmente orizzontale; si chiama frangente, quando l’onda sale verso la terra (che qui prende il nome di battigia), si chiama risacca, quando l’acqua torna indietro.

Onde sugli scogli
 
Risacca sulla battigia

LE MAREE

La marea è un movimento periodico dell’acqua del mare; infatti, per due volte nell’arco della giornata, il livello dell’acqua si innalza (si ha allora un’alta marea) e si abbassa (bassa marea).
Questo fenomeno si verifica in tutti i mari della Terra, ma in alcune parti è più evidente, in altre meno. Per esempio sulle coste del Mare Adriatico le maree si notano meno, perché sono in media di soli 50 centimetri; invece sulle coste dell’Atlantico si notano di più, perché superano i 2 metri.
La differenza di livello tra alta e bassa marea si chiama ampiezza di marea.
Osserva l’immagine:


Le maree sono provocate dalla forza di attrazione della Luna, combinata con quella del Sole, che però è meno forte, perché esso, anche se è di grandi dimensioni, è molto lontano.


Per capire il disegno, immagina che la terra sia vista come se fossimo sopra il Polo Nord; il lato di fronte alla Luna e quello opposto hanno l’alta marea (rappresentata con un rigonfiamento esagerato degli oceani), mentre il lato intermedio ha la bassa marea. Però, poiché la Terra gira su sé stessa, dopo 6 ore il lato di fronte alla Luna si trova ad essere intermedio ed ha la bassa marea, mentre quello intermedio si trova di fronte alla Luna ed ha l’alta marea. E così via ogni 6 ore.

VARI TIPI DI COSTE

Come già sai ci sono 2 tipi di coste: le coste alte e le coste basse.
Le coste alte possono avere delle pareti molto ripide, anche per centinaia di metri. In questo caso le navi non possono avvicinarsi alla costa e sulla terraferma spesso non è possibile vivere e costruire case. Questo avviene soprattutto nelle coste a falesia, cioè delle coste con le pareti quasi verticali.

 
Coste alte vicino ad Amalfi (Italia)
 
Falesie in Corsica (Francia)

Alla base della parete il mare, erodendo la roccia, può creare grotte, archi naturali, faraglioni (cioè grandi scogli) e altre forme particolari.

Grotte costiere in Puglia (Italia)
Arco costiero in Francia
Faraglioni di Capri (Italia)

Le coste basse sono formate da spiagge coperte di sabbia (o di ciottoli) che scendono in mare con una debole inclinazione. Le spiagge sono l’opera di 2 elementi: i fiumi che trasportano i sedimenti dalle montagne al mare, e il mare che distribuisce questi sedimenti lungo la costa.

    Nella foto: la spiaggia sabbiosa di Rimini (Emilia Romagna)

A volte lungo le spiagge sabbiose si formano dei lidi, cioè delle strisce di sabbia che emergono dal mare a una certa distanza dalla riva; si formano dove si accumulano i materiali depositati dalle onde.
Se uno o più lidi chiudono un tratto di mare quasi completamente, si forma una laguna; l’acqua della laguna si arricchisce di acqua dolce portata dai fiumi e di acqua salata portata dal mare, perché i lidi non chiudono completamente la laguna, ma lasciano dei passaggi chiamati bocche.

 
Il lido di Venezia (Veneto)
La laguna di Eraclea (Veneto)

PENISOLE, ISOLE, ARCIPELAGHI

Il territorio vicino al mare può prendere 3 forme particolari:
1- la penisola
2- l’isola
3- l’arcipelago
Una penisola è un tratto di terra, anche molto grande, che entra nel mare e ne è circondato per tre quarti. L’Italia, ad esempio, è una penisola bagnata dal Mar Mediterraneo, che assume dei nomi particolari a seconda delle terre vicino alle quali si trova. Lo puoi vedere nell’immagine seguente:


Se la penisola è collegata al resto del continente da una striscia di terra più sottile della penisola, questa striscia di terra si chiama istmo. La parte finale della penisola, inoltre, prende il nome di punta o capo. Un tratto di mare tra due punte si chiama stretto.
Sopra: Pointe de Raz, la punta della penisola della Bretagna (Francia)

A sinistra: l’istmo di Corinto (Grecia) visto dal satellite

Una penisola non molto grande prende il nome di promontorio.
Tra un promontorio e l’altro si aprono le insenature, cioè delle piccole spiagge dove si accumula la sabbia portata dai fiumi. Le insenature sono i luoghi ideali per le imbarcazioni e per la costruzione di un porto.
Un’insenatura di ampie dimensioni prende il nome di golfo, mentre un’insenatura piccola, che ha un’entrata stretta del mare e che si allarga quasi in forma circolare, si chiama baia.


Promontori nelle coste del Gargano (Puglia)
 
Il golfo di Napoli (Campania)
 
La baia di São Martinho do Porto (Portogallo)





Un’isola è un territorio completamente circondato dal mare; può essere piccola o anche molto grande.
Un arcipelago è un gruppo di isole vicine e accumunate da elementi naturali, o storici, o culturali.

 
L’isola di Lampedusa (Sicilia)
 
Le isole dell’Arcipelago Toscano (Toscana)

ESERCIZIO 1:
Scrivi il nome degli elementi numerati nel disegno:


1= ________________________ 2= ______________________ 3= _________________________
4= ________________________ 5= ______________________ 6= _________________________
7= ________________________ 8= ______________________ 9= _________________________
10= _______________________

ESERCIZIO 2 (alternativo a 1):
Scrivi il numero corrispondente agli elementi rappresentati nel disegno:
stretto = ___________ spiaggia = ____________  laguna = ____________ golfo = _____________
baia = ___________ penisola = ____________ istmo = ____________ capo = _____________ isola = ______________ arcipelago = ___________________


SCHEDE SEMPLIFICATE (per alunni N.A.I.)

MARI E COSTE


1 = costa alta
2 = costa bassa
3 = spiaggia
4 = penisola (è un tratto di terra che si protende nel mare, da cui è bagnato da 3 lati)
5 = istmo (è una striscia di terra che collega una penisola alla terraferma; l’istmo è più sottile della
      penisola)
6 = punta o capo (è la parte finale di una penisola)
7 = stretto (è un tratto di mare tra 2 punte o capi)
8 = baia (è un’insenatura, cioè un tratto di mare, quasi chiuso dalla terra)
9 = golfo (è un’insenatura ampia e aperta)
10 = laguna (è uno o più tratti di mare che sono rimasti separati dal resto per l’accumulo di sedimenti)
11 = promontorio (è una breve penisola)
12 = isola (è una terra completamente circondata dal mare)
13 = arcipelago (è un gruppo di isole vicine)
14 = arco naturale
15 = faraglione (è un grande scoglio circondato completamente dal mare)
16 = grotta

NOZIONI GRAMMATICALI:
SINGOLARE
PLURALE
SINGOLARE CON L’ARTICOLO
PLURALE CON L’ARTICOLO
Costa
Coste
La costa
Le coste
Spiaggia
Spiagge
La spiaggia
Le spiagge
Penisola
Penisole
La penisola
Le penisole
Istmo
Istmi
L’istmo
Gli istmi
Punta
Punte
La punta
Le punte
Capo
Capi
Il capo
I capi
Stretto
Stretti
Lo stretto
Gli stretti
Insenatura
Insenature
L’insenatura
Le insenature
Baia
Baie
La baia
Le baie
Golfo
Golfi
Il golfo
I golfi
Laguna
Lagune
La laguna
Le lagune
Promontorio
Promontori
Il promontorio
I promontori
Isola
Isole
L’isola
Le isole
Arcipelago
Arcipelaghi
L’arcipelago
Gli arcipelaghi
Arco
Archi
L’arco
Gli archi
Faraglione
Faraglioni
Il faraglione
I faraglioni
Grotta
Grotte
La grotta
Le grotte

I verbi usati in questo testo

l’infinito di è: essere                 
l’infinito di si protende: protendersi (protendere)
l’infinito di bagnato: bagnare
l’infinito di collega: collegare
l’infinito di chiuso: chiudere
l’infinito di sono rimasti: rimanere
l’infinito di separati: separare
l’infinito di circondata/circondato: circondare

Osserva:
Il golfo di Napoli (Campania)
 
La baia di São Martinho do Porto (Portogallo)

Impara questi altri verbi:
il contrario di bagnare è asciugare
il contrario di collegare è disunire     
il contrario di chiudere è aprire
il contrario di separare è unire


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