LE ACQUE INTERNE
Le acque interne sono quelle che
si trovano nelle pianure, colline e montagne e sono chiamate anche acque dolci, per distinguerle da quelle
del mare che sono salate.
Quando piove, queste acque in
parte rimangono in superficie, in parte entrano nel terreno; quelle che
rimangono in superficie formano tanti corsi
d’acqua, che, a seconda della grandezza, si chiamano ruscelli, torrenti e
fiumi.
Se nel terreno c’è una depressione (una conca) l’acqua si
accumula e forma un lago; un fiume
può entrare nel lago (allora si chiama immissario)
e poi può uscirne (allora si chiama emissario).
Verso la pianura i diversi corsi d’acqua si uniscono di solito in un unico
fiume principale.
I CORSI D’ACQUA
Tutta l’acqua che scorre in un
terreno (che si chiama alveo), forma un corso d’acqua. Ci sono 3 tipi diversi
di corsi d’acqua:
1-
il ruscello,
che è piccolo, si trova in montagna e non ha un alveo ben preciso
2-
il torrente,
che è stagionale (cioè ha più acqua in certe stagioni e meno in altre; a volte
può anche essere asciutto) ed è formato dalle acque di tanti ruscelli che si
uniscono assieme
il fiume, che è alimentato da
diversi corsi d’acqua ed è perenne, cioè ha sempre acqua; si trova di solito in
pianura.
Ruscello
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Torrente
|
Fiume
|
L’acqua piovana (cioè la pioggia)
che cade in un certo territorio, scende a seconda della pendenza da una parte o
dall’altra dei versanti delle montagne; il territorio che unisce tutta l’acqua
che cade “dalla stessa parte”, forma un bacino
idrografico. La linea che divide un bacino idrografico da un altro si
chiama linea spartiacque.
Osserva l’immagine:
Il disegno mostra un bacino
idrografico, formato da un fiume e da 4 torrenti. Il torrente a sinistra, che
scorre da un altro versante della montagna, fa parte di un altro bacino
idrografico.
La linea rossa che segue le cime
delle montagne è la linea spartiacque.
IL CORSO DI UN FIUME
Osserva il disegno; ci sono
rappresentate le diverse parti di un corso d’acqua, con tante parole che devi
conoscere:
Un corso d’acqua, come già sai,
scorre in un alveo che è chiuso ai lati dal terreno rialzato, cioè dagli
argini, che formano la riva destra e la riva sinistra. Per capire qual è la
riva destra di un fiume e qual è la riva sinistra, bisogna mettersi nella
posizione indicata dal prossimo disegno.
Il punto in cui nasce un corso
d’acqua si chiama sorgente: può
essere una sorgente glaciale (cioè il fiume nasce dall’acqua che si scioglie in
un ghiacciaio), oppure può essere il punto del terreno da cui escono uno o più
rivoli d’acqua.
La sorgente del fiume Reno
(Svizzera)
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La sorgente del fiume Po
(Italia)
|
Scorrendo verso valle, il fiume
(che all’inizio è solo un torrente) riceve l’acqua di altri torrenti: un
torrente o un fiume che finisce in un altro torrente o in un altro fiume si
chiama affluente.
Quando un fiume attraversa alcuni
salti di roccia, forma una cascata.
Il Ticino affluente del Po
(Lombardia)
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Cascata del fiume Toce
(Piemonte)
|
Quando un fiume incontra una
conca, una depressione del terreno, la riempie con la sua acqua e forma un lago. Il fiume che entra in un lago si
chiama immissario, il fiume che esce
da un lago si chiama emissario.
[Nelle immagini successive la freccia rossa indica la direzione della corrente]
Dove le montagne si abbassano di
quota, il fiume si apre un passaggio ed entra in pianura.
In pianura, dove il terreno ha
una debole pendenza, l’acqua del fiume scorre più lentamente, perciò l’alveo
del fiume è sinuoso, cioè tutto a curve, che si chiamano anse o meandri. In un
meandro il fiume modifica il terreno in maniera diversa: nel lato esterno scava
il terreno e allarga il meandro; nel lato interno si depositano sabbia e
ghiaia.
Infine il fiume arriva al mare:
il punto finale del corso d’acqua si chiama foce. La foce può essere di 2 tipi:
- la foce a delta, quando il fiume si divide in tanti rami più piccoli,
che attraversano un terreno pieno di detriti portati dal fiume fin lì
- la foce a estuario, quando il fiume finisce in mare allargandosi come
un imbuto.
La foce a delta del fiume Po
|
La foce a estuario del fiume
Arno
|
I LAGHI
I laghi esistenti in Italia sono
essenzialmente di due tipi.
1- laghi vallivi
2- laghi vulcanici
Il lago vallivo ha una forma
allungata e occupa il fondo di una valle, se c’è una depressione che può raccogliere
l’acqua. È un lago che ha un fiume immissario e anche un fiume emissario. Può
essere di origine glaciale (se si è formato in una valle un tempo occupata da
un ghiacciaio) o di sbarramento (naturale o artificiale), formato a causa di
una frana o perché l’uomo ha costruito una diga.
Nell’immagine qui sopra vedi i
principali laghi dell’Italia settentrionale: sono tutti laghi glaciali, come
puoi vedere anche dalla forma allungata, dovuta proprio all’azione di scavo
fatta dai ghiacciai.
Un ramo del Lago di Como
|
I laghi vulcanici hanno una forma tondeggiante piuttosto regolare,
con i bordi rialzati rispetto al territorio circostante. Come capisci dal nome,
sono laghi che si trovano dove un tempo c’era un vulcano.
Il Lago di Garda: un lago
glaciale. Si trova tra Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige
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Il Lago di Bolsena: un lago
vulcanico.
Si trova in Lazio
|
Il Lago di Nemi: un lago
vulcanico.
Si trova in Lazio
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Il Lago di Alleghe: un lago di
sbarramento.
Si trova in Veneto
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ESERCIZIO 1:
Scrivi il nome degli elementi
numerati nel disegno:
1= ________________________ 2=
______________________ 3= _________________________
4= ________________________ 5=
______________________ 6= _________________________
7= ________________________ 8=
______________________ 9= _________________________
ESERCIZIO 2 (alternativo a 1):
Scrivi il numero corrispondente
agli elementi rappresentati nel disegno:
sorgente = ________ foce =
________ = torrente _________ fiume =
___________
cascata = _______ lago = _______
emissario = ________ affluente = _______ meandro = _______
SCHEDE SEMPLIFICATE (per alunni
N.A.I.)
I CORSI D’ACQUA
1 = sorgente (è il punto dove
nasce un corso d’acqua)
2 = ruscello (è l’inizio di un
corso d’acqua, che scende da una montagna; l’acqua è poca e il percorso non
molto preciso)
3 = torrente (è il corso d’acqua
divenuto più grande; c’è più acqua e il percorso è più preciso)
4 = fiume (è il corso d’acqua
divenuto grande e con un percorso ben preciso; di solito questo avviene in
pianura)
5 = foce (è il punto in cui il
fiume finisce in mare)
6 = affluente (è il nome di un
fiume che finisce in un fiume più grande)
7 = ansa o meandro (è la curva
che fa un fiume nel suo percorso)
8 = cascata (è il fiume che
supera un precipizio di un monte, cadendo in giù)
9 = lago (è un bacino d’acqua che
il fiume forma quando incontra una conca nel terreno)
Osserva:
Ruscello
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Torrente
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Fiume
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NOZIONI GRAMMATICALI:
SINGOLARE
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PLURALE
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Sorgente
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Sorgenti
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Ruscello
|
Ruscelli
|
Torrente
|
Torrenti
|
Fiume
|
Fiumi
|
Foce
|
Foci
|
Affluente
|
Affluenti
|
Ansa
|
Anse
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Meandro
|
Meandri
|
Cascata
|
Cascate
|
Lago
|
Laghi
|
I verbi usati in questo testo
Nel dizionario non trovi il
significato dei verbi in tutte le loro forme, ma trovi solo la forma
dell’infinito. Per questo devi cercare l’infinito di questi verbi:
l’infinito di è: essere
l’infinito di nasce: nascere
l’infinito di scende: scendere
l’infinito di divenuto: divenire
l’infinito di avviene: avvenire
l’infinito di finisce: finire
l’infinito di fa: fare
l’infinito di supera: superare
l’infinito di cadendo: cadere
l’infinito di forma: formare
l’infinito di incontra: incontrare
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