giovedì 5 settembre 2013

187 - Le acque interne



LE ACQUE INTERNE



Le acque interne sono quelle che si trovano nelle pianure, colline e montagne e sono chiamate anche acque dolci, per distinguerle da quelle del mare che sono salate.
Quando piove, queste acque in parte rimangono in superficie, in parte entrano nel terreno; quelle che rimangono in superficie formano tanti corsi d’acqua, che, a seconda della grandezza, si chiamano ruscelli, torrenti e fiumi.

Se nel terreno c’è una depressione (una conca) l’acqua si accumula e forma un lago; un fiume può entrare nel lago (allora si chiama immissario) e poi può uscirne (allora si chiama emissario). Verso la pianura i diversi corsi d’acqua si uniscono di solito in un unico fiume principale.

I CORSI D’ACQUA

Tutta l’acqua che scorre in un terreno (che si chiama alveo), forma un corso d’acqua. Ci sono 3 tipi diversi di corsi d’acqua:
1-     il ruscello, che è piccolo, si trova in montagna e non ha un alveo ben preciso
2-     il torrente, che è stagionale (cioè ha più acqua in certe stagioni e meno in altre; a volte può anche essere asciutto) ed è formato dalle acque di tanti ruscelli che si uniscono assieme
il fiume, che è alimentato da diversi corsi d’acqua ed è perenne, cioè ha sempre acqua; si trova di solito in pianura.

Ruscello
Torrente
Fiume


L’acqua piovana (cioè la pioggia) che cade in un certo territorio, scende a seconda della pendenza da una parte o dall’altra dei versanti delle montagne; il territorio che unisce tutta l’acqua che cade “dalla stessa parte”, forma un bacino idrografico. La linea che divide un bacino idrografico da un altro si chiama linea spartiacque.
Osserva l’immagine:




Il disegno mostra un bacino idrografico, formato da un fiume e da 4 torrenti. Il torrente a sinistra, che scorre da un altro versante della montagna, fa parte di un altro bacino idrografico.
La linea rossa che segue le cime delle montagne è la linea spartiacque.

IL CORSO DI UN FIUME

Osserva il disegno; ci sono rappresentate le diverse parti di un corso d’acqua, con tante parole che devi conoscere:





Un corso d’acqua, come già sai, scorre in un alveo che è chiuso ai lati dal terreno rialzato, cioè dagli argini, che formano la riva destra e la riva sinistra. Per capire qual è la riva destra di un fiume e qual è la riva sinistra, bisogna mettersi nella posizione indicata dal prossimo disegno.






Il punto in cui nasce un corso d’acqua si chiama sorgente: può essere una sorgente glaciale (cioè il fiume nasce dall’acqua che si scioglie in un ghiacciaio), oppure può essere il punto del terreno da cui escono uno o più rivoli d’acqua.

La sorgente del fiume Reno (Svizzera)
La sorgente del fiume Po (Italia)

Scorrendo verso valle, il fiume (che all’inizio è solo un torrente) riceve l’acqua di altri torrenti: un torrente o un fiume che finisce in un altro torrente o in un altro fiume si chiama affluente.
Quando un fiume attraversa alcuni salti di roccia, forma una cascata.

Il Ticino affluente del Po (Lombardia)
Cascata del fiume Toce (Piemonte)

Quando un fiume incontra una conca, una depressione del terreno, la riempie con la sua acqua e forma un lago. Il fiume che entra in un lago si chiama immissario, il fiume che esce da un lago si chiama emissario. [Nelle immagini successive la freccia rossa indica la direzione della corrente]



Dove le montagne si abbassano di quota, il fiume si apre un passaggio ed entra in pianura.
In pianura, dove il terreno ha una debole pendenza, l’acqua del fiume scorre più lentamente, perciò l’alveo del fiume è sinuoso, cioè tutto a curve, che si chiamano anse o meandri. In un meandro il fiume modifica il terreno in maniera diversa: nel lato esterno scava il terreno e allarga il meandro; nel lato interno si depositano sabbia e ghiaia.



Infine il fiume arriva al mare: il punto finale del corso d’acqua si chiama foce. La foce può essere di 2 tipi:
- la foce a delta, quando il fiume si divide in tanti rami più piccoli, che attraversano un terreno pieno di detriti portati dal fiume fin lì
- la foce a estuario, quando il fiume finisce in mare allargandosi come un imbuto.

La foce a delta del fiume Po
La foce a estuario del fiume Arno


I LAGHI


I laghi esistenti in Italia sono essenzialmente di due tipi.
1- laghi vallivi
2- laghi vulcanici

Il lago vallivo ha una forma allungata e occupa il fondo di una valle, se c’è una depressione che può raccogliere l’acqua. È un lago che ha un fiume immissario e anche un fiume emissario. Può essere di origine glaciale (se si è formato in una valle un tempo occupata da un ghiacciaio) o di sbarramento (naturale o artificiale), formato a causa di una frana o perché l’uomo ha costruito una diga.



Nell’immagine qui sopra vedi i principali laghi dell’Italia settentrionale: sono tutti laghi glaciali, come puoi vedere anche dalla forma allungata, dovuta proprio all’azione di scavo fatta dai ghiacciai.






Un ramo del Lago di Como


I laghi vulcanici hanno una forma tondeggiante piuttosto regolare, con i bordi rialzati rispetto al territorio circostante. Come capisci dal nome, sono laghi che si trovano dove un tempo c’era un vulcano.
Il Lago di Garda: un lago glaciale. Si trova tra Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige
Il Lago di Bolsena: un lago vulcanico.
Si trova in Lazio
Il Lago di Nemi: un lago vulcanico.
Si trova in Lazio
Il Lago di Alleghe: un lago di sbarramento.
Si trova in Veneto


ESERCIZIO 1:
Scrivi il nome degli elementi numerati nel disegno:


1= ________________________ 2= ______________________ 3= _________________________
4= ________________________ 5= ______________________ 6= _________________________
7= ________________________ 8= ______________________ 9= _________________________

ESERCIZIO 2 (alternativo a 1):
Scrivi il numero corrispondente agli elementi rappresentati nel disegno:
sorgente = ________ foce = ________  = torrente _________ fiume = ___________
cascata = _______ lago = _______ emissario = ________ affluente = _______ meandro = _______




SCHEDE SEMPLIFICATE (per alunni N.A.I.)

I CORSI D’ACQUA


1 = sorgente (è il punto dove nasce un corso d’acqua)
2 = ruscello (è l’inizio di un corso d’acqua, che scende da una montagna; l’acqua è poca e il percorso non molto preciso)
3 = torrente (è il corso d’acqua divenuto più grande; c’è più acqua e il percorso è più preciso)
4 = fiume (è il corso d’acqua divenuto grande e con un percorso ben preciso; di solito questo avviene in pianura)
5 = foce (è il punto in cui il fiume finisce in mare)
6 = affluente (è il nome di un fiume che finisce in un fiume più grande)
7 = ansa o meandro (è la curva che fa un fiume nel suo percorso)
8 = cascata (è il fiume che supera un precipizio di un monte, cadendo in giù)
9 = lago (è un bacino d’acqua che il fiume forma quando incontra una conca nel terreno)

Osserva:
Ruscello
Torrente
Fiume

NOZIONI GRAMMATICALI:
SINGOLARE
PLURALE
Sorgente
Sorgenti
Ruscello
Ruscelli
Torrente
Torrenti
Fiume
Fiumi
Foce
Foci
Affluente
Affluenti
Ansa
Anse
Meandro
Meandri
Cascata
Cascate
Lago
Laghi

I verbi usati in questo testo
Nel dizionario non trovi il significato dei verbi in tutte le loro forme, ma trovi solo la forma dell’infinito. Per questo devi cercare l’infinito di questi verbi:

l’infinito di è: essere
l’infinito di nasce: nascere
l’infinito di scende: scendere
l’infinito di divenuto: divenire
l’infinito di avviene: avvenire
l’infinito di finisce: finire
l’infinito di fa: fare
l’infinito di supera: superare
l’infinito di cadendo: cadere
l’infinito di forma: formare
l’infinito di incontra: incontrare

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