giovedì 3 ottobre 2013

190 - La vegetazione



LA VEGETAZIONE



Nel territorio ci sono gli ambienti naturali, cioè l’insieme della flora (alberi, piante, fiori e erbe) e della fauna (animali) che possono vivere in un luogo: alcuni ambienti naturalisono rimasti intatti (cioè l’uomo non li ha modificati), altri invece sono stati modificati dall’uomo.
In Italia possiamo dire che:
-         in montagna troviamo il maggior numero di ambienti naturali non modificati, perché l’uomo è poco presente e non può praticare l’agricoltura, se non con difficoltà; alle quote più alte troviamo la nuda roccia, più sotto i pascoli, ancora più in basso i boschi di conifere. In questo ambiente vive una ricca fauna;
-         in collina troviamo boschi nelle zone più alte e nei versanti più ripidi, ma anche coltivazioni, dove è più facile per l’uomo vivere;
-         in pianura i boschi originari sono scomparsi quasi ovunque, così come le paludi e gli acquitrini; l loro posto oggi ci sono i campi usati per l’agricoltura e ampi spazi dove l’uomo ha costruito villaggi, città e strade. In genere soltanto lungo i fiumi possiamo trovare ancora qualche bosco o qualche filare di alberi;
-         sulle coste alte troviamo gli arbusti sempreverdi della macchia mediterranea, invece sulle coste basse sono state costruite strade e abitazioni, spesso usate per le vacanze estive.

Nei prossimi capitoli studieremo la vegetazione dei diversi ambienti e la sua importanza.

LE PIANTE DEL BOSCO

In montagna, in collina,  in pianura cresce il bosco, ossia un insieme di alberi che coprono un vasto territorio. Se l’uomo non taglia gli alberi, il bosco può espandersi finché trova terreno libero.
Ogni albero ha bisogno per crescere di uno spazio vitale: una parte di suolo per le radici e lo spazio al di sopra per il fusto (o tronco) e la chioma (cioè l’insieme dei rami e delle foglie). Allo stato naturale gli alberi crescono a una certa distanza uno dall’altro, in modo da avere il giusto spazio vitale.
La vegetazione del bosco comprende anche il sottobosco, cioè gli arbusti e i cespugli. Gli arbusti sono piante con il fusto legnoso che si ramifica fin dalla base; essi possono raggiungere l’altezza di alcuni metri. I cespugli sono un insieme di fusti che partono da una sola radice.
Arbusti e cespugli si accontentano di poca luce e non raggiungono una grande altezza.


Osserva l’immagine:


Gli alberi sono raggruppati in 3 categorie, ognuna tipica di una determinata zona climatica:
1-     le conifere
2-     le latifoglie
3-     le sclerofille.
 Osserva l’immagine:



Le conifere vivono in alta montagna, oltre i 1.000 metri di quota; infatti sono alberi capaci di superare inverni molto freddi. In Italia le conifere più comuni sono l’abete, il pino e il larice.
Alcune latifoglie vivono nella parte bassa della montagna (tra 600 e 1.000 metri) e in alta collina. Gli alberi più comuni sono il faggio, la quercia e il castagno.
Altre latifoglie vivono in pianura sulla riva dei fiumi, dove il terreno è sempre umido; le piante più comuni sono il pioppo, il salice e l’ontano, ma oggi i boschi di pianura sono stati praticamente distrutti e quelli che ci sono, sono quasi tutti artificiali, cioè piantati dall’uomo.
Le sclerofille vivono nella zona costiera; le più diffuse sono il leccio, il cipresso e il pino domestico, che formano il bosco mediterraneo. Accanto ad esso è presente anche la macchia mediterranea, formata da arbusti e cespugli.


Abete
Castagno
Cipressi

LE CONIFERE


Le conifere sono alberi che producono come frutto una pigna. Le conifere sono chiamate anche aghifoglie, perché le foglie sono sottili e appuntite come aghi. Quasi tutte le conifere sono sempreverdi, cioè alberi che non perdono mai le foglie: l’unica eccezione è il larice.
Molte conifere vivono in montagna, oltre i 1.000 metri di quota, dove l’inverno è freddo. Questo perché
- i rami sono più lunghi in basso e più corti in alto e ciò permette alla neve in inverno di scivolare sull’albero senza rompere i rami;
- all’interno del tronco e dei rami è presente la resina, che non gela neppure quando la temperatura è di molti gradi sotto lo zero.


Una pigna
Gli aghi
La resina

Le specie più diffuse in Italia sono l’abete rosso (vive in Italia tra i 1.000 e i 2.000 m ed è la conifera più comune), il pino silvestre (è diffuso fino ai 1.500 m) e il larice (vive fino a 2.200-2.400 m e in autunno i suoi aghi ingialliscono); queste conifere formano grandi boschi. Alcune conifere vivono in climi più miti o in riva al mare, come il cipresso, il pino domestico e il tasso.

Abete rosso
Pino silvestre
Larici

LE LATIFOGLIE

Le latifoglie sono alberi a foglia larga; sono dette anche caducifoglie, perché le foglie cadono ogni anno, in autunno. Le latifoglie crescono in pianura, in collina e in bassa montagna, cioè nelle zone dove il clima è temperato (cioè non troppo freddo).
La maggior parte delle latifoglie ha queste caratteristiche:
- il tronco è diritto per alcuni metri, poi si divide in grossi rami che salgono verso l’alto
- i rami più sottili si biforcano in modo complesso e si spingono verso l’esterno, in modo da catturare la massima quantità di luce durante l’estate
- le foglie vivono circa sei mesi: in estate sono rigogliose e formano una grande chioma verde, in autunno diventano gialle e seccano, in inverno cadono e lasciano i rami spogli.

Una latifoglia nelle 4 stagioni: da sinistra a destra, primavera, estate, autunno, inverno


Le latifoglie più comuni sono la rovere, il faggio e il castagno. Alcune delle latifoglie sono famose per la qualità del loro legno (ad esempio il noce, il ciliegio e l’olivo).
Un bosco di latifoglie è formato prevalentemente da alberi della stessa specie: abbiamo così una faggeta (dove ci sono i faggi), un pioppeto (dove ci sono i pioppi), un castagneto (dove ci sono i castagni), un querceto (dove ci sono le querce), un oliveto (dove ci sono gli olivi) e così via.


Faggeta in Emilia
Castagneto in Abruzzo


LA VEGETAZIONE MEDITERRANEA


Nei climi mediterranei (presenti soprattutto lungo le coste del Mar Mediterraneo) cresce una vegetazione composta prevalentemente da piante sclerofille, cioè da alberi o arbusti sempreverdi con le foglie piccole e dure.
Sono piante che possono sopportare un’estate arida (cioè con poche piogge) su terreni quasi asciutti, perché riducono al minimo la perdita d’acqua per traspirazione.
Gli alberi più diffusi sono latifoglie, come il leccio, la quercia da sughero e l’olivo selvatico.
Ci sono anche delle conifere (come il pino domestico, il pino marittimo e il cipresso) che si sono ben adattati al clima mediterraneo e che crescono mescolate alle sclerofille.
Gli arbusti mediterranei hanno fiori profumati e foglie aromatiche; crescono aggrappati alle rocce, fino in riva al mare e formano un sistema vegetativo chiamato macchia mediterranea. Questi arbusti possono essere grandi (come l’oleandro, l’alloro, il corbezzolo, il mirto, il lentisco) o piccoli (come le piante aromatiche con foglie larghe – salvia, menta – o con foglie sottili quasi come aghi – rosmarino, ginepro, timo, lavanda).
Oggi la macchia mediterranea è in forte riduzione su tutte le coste del Mediterraneo.


                  Un leccio                              Una quercia da sughero                  Un olivo selvatico
                     Pini domestici                                       Pini marittimi                                    Cipressi
                Un oleandro                                            Un mirto                                     Lavanda


ESERCIZIO 1:
Scrivi il nome degli elementi numerati nel disegno:


1= ________________________ 2= ______________________ 3= _________________________

4= ________________________ 5= ______________________ 6= _________________________

7= ________________________ 8= ______________________ 9= _________________________




ESERCIZIO 2 (alternativo a 1):
Scrivi il numero corrispondente agli elementi rappresentati nel disegno:
fusto (o tronco) = _____________ chioma = ______________  pigna = ________________

bosco = ________________ conifere = _________________ latifoglie = _______________

arbusto = ______________ cespuglio = _________________ erba = __________________



ESERCIZIO 3:
Disegna nei 4 riquadri ciò che ti viene richiesto:
Una conifera















Una latifoglia
Un arbusto















Un cespuglio

SCHEDE SEMPLIFICATE (per alunni N.A.I.)

LA VEGETAZIONE


1 = fusto (o tronco)
2 = rami
3 = chioma (è l’insieme di rami e foglie)
4 = conifere (sono alberi che crescono soprattutto in montagna; come frutto hanno una pigna e hanno le foglie sottili e appuntite come aghi; alcuni tipi di conifere vivono sulle coste)
5 = latifoglie (sono alberi che crescono nella bassa montagna, in collina e in pianura; le foglie cadono dall’albero quando arriva l’autunno)
6 = arbusto (è una pianta non molto alta, con il fusto che si ramifica fin dalla base)
7 = cespuglio (è una pianta con fusti bassi che partono da una sola radice)
8 = bosco (è un insieme di tanti alberi; i boschi hanno una grandissima importanza nella protezione del terreno, soprattutto in montagna)
9 = pigna (è il frutto delle conifere)

NOZIONI GRAMMATICALI:
SINGOLARE
PLURALE
SINGOLARE CON L’ARTICOLO INDETERMINATIVO
PLURALE CON L’ARTICOLO DETERMINATIVO
Fusto
Fusti
Un fusto
I fusti
Tronco
Tronchi
Un tronco
I tronchi
Ramo
Rami
Un ramo
I rami
Chioma
Chiome
Una chioma
Le chiome
Conifera
Conifere
Una conifera
Le conifere
Latifoglia
Latifoglie
Una latifoglia
Le latifoglie
Arbusto
Arbusti
Un arbusto
Gli arbusti
Cespuglio
Cespugli
Un cespuglio
I cespugli
Bosco
Boschi
Un bosco
I boschi
Pigna
Pigne
Una pigna
Le pigne

I verbi usati in questo testo

l’infinito di è: essere     
l’infinito di crescono: crescere
l’infinito di hanno: avere
l’infinito di vivono: vivere
l’infinito di cadono: cadere
l’infinito di arriva: arrivare
l’infinito di si ramifica: ramificarsi
l’infinito di partono: partire

Riflessione:
Le parole fusto e chioma hanno altri significati oltre a quelli qui usati.
Fusto significa anche
1- uomo di corporatura atletica e vigorosa (Carlo è un bel fusto)
2- recipiente di legno o di metallo per liquidi (Un fusto di benzina)
Chioma significa anche
1- l’insieme dei capelli di un essere umano, soprattutto se lunghi (Paola ha una chioma fluente)
2- l’atmosfera gassosa della testa di una cometa (La chioma della cometa era molto visibile)

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