LA TERRA
La Terra è un piccolo pianeta in mezzo a un grandissimo numero di
corpi celesti, ma ha qualcosa di molto speciale: permette la vita all’uomo e
agli altri esseri viventi.
Sulla Terra distinguiamo 4
elementi differenti:
1-
l’idrosfera
(cioè le acque che ricoprono gran parte della superficie terrestre)
2-
l’atmosfera
(cioè il miscuglio di gas che avvolge il pianeta, ossia l’aria)
3-
la litosfera
(cioè lo strato di materiali solidi che riveste tutta la superficie terrestre e
che si trova anche sotto agli oceani)
4-
la biosfera (cioè
l’insieme degli organismi che popolano le acque, l’aria e la terraferma).
Idrosfera
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Atmosfera
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Litosfera
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Biosfera
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Questi 4 elementi sono in
delicato equilibrio tra loro e si rinnovano di continuo; tutti dipendono dall’energia
che proviene dal Sole.
L’IDROSFERA
L’idrosfera è l’insieme delle acque che sono presenti sulla Terra. Essa
è un’immensa riserva (circa 1.350 milioni di chilometri cubi) formata
-
per il 97% dall’acqua salata dei mari e degli oceani
-
per circa il 2% dall’acqua allo stato solido dei
ghiacciai e delle calotte polari
-
per meno dell’1% dall’acqua dolce dei laghi, dei fiumi,
dei ruscelli e dei depositi sotterranei.
Due terzi della superficie
terrestre sono ricoperti dalle acque di mari e oceani. Gli oceani sono enormi bacini di acqua salata che circondano i
continenti. I mari sono bacini più
piccoli racchiusi all’interno dei continenti.
L’oceano Atlantico sulle coste
del Portogallo
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Il mar Mediterraneo sulle coste
della Spagna
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Le acque dei mari e degli oceani
hanno una elevata salinità, cioè
hanno un contenuto di Sali molto maggiore di quello presente nelle acque che si
trovano sui continenti.
La salinità non è uguale in tutti
i mari e oceani: è più elevata nei mari chiusi che si trovano in luoghi caldi,
è meno elevata nelle masse oceaniche delle regioni fredde.
L’atmosfera ha un peso che preme
sulla superficie terrestre: si chiama pressione
atmosferica e corrisponde alla forza che una colonna d’aria alta come
l’atmosfera esercita su un metro quadrato di superficie terrestre.
Mari e oceani differiscono anche
per la temperatura, ma solo nella
fascia superficiale (fino a circa 200 metri di profondità), perché al di sotto la
temperatura è quasi costante. In superficie la temperatura varia in base alla
latitudine, alla profondità del mare e alla presenza di correnti marine: vicino
all’equatore le acque sono più calde e mantengono la stessa temperatura per tutto
l’anno; andando verso i poli diventano più fredde e la temperatura cambia con
le stagioni; vicino ai poli l’acqua di superficie può scendere sotto i 0°C e si forma uno strato di
ghiaccio, chiamato banchisa (nell’immagine
qui sotto puoi vedere la banchisa polare in 4 forme diverse).
Le acque dolci sono quelle
presenti sulla terraferma; si distinguono in
-
acque sotterranee
-
acque di superficie
-
ghiacciai
Le acque sotterranee sono quelle che, cadendo sulla Terra in forma di
pioggia o neve, si infiltrano nel terreno, fino a quando incontrano uno strato
di rocce impermeabili (cioè che non lasciano passare l’acqua) e formano così
una falda acquifera.
(nell’immagine vedi la formazione
di una falda acquifera)
Le acque di superficie rimangono sopra il terreno e formano torrenti (cioè dei corsi d’acqua che
rimangono asciutti per una parte dell’anno) o fiumi (quando hanno acqua per tutto l’anno). Oppure formano laghi, quando l’acqua si accumula nelle
depressioni della superficie terrestre.
Un torrente asciutto
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Il fiume Adige
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Il lago di Scanno
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I ghiacciai sono immensi depositi di neve ghiacciata, che si accumula
al di sopra di una certa quota (= altezza, o meglio, altitudine), chiamata limite delle nevi perenni: è quella
quota oltre la quale la neve non si scioglie mai per tutto l’anno. Questo
limite raggiunge i 4.000-5.000
metri vicino all’equatore, scende a quota 0 (cioè il
livello del mare) ai poli.
Ghiacciaio sul Kilimangiaro
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Il ghiacciaio dell’Everest
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Ghiacciaio in Antartide
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L’ATMOSFERA
L’atmosfera è l’involucro di gas, alto più di mille chilometri, che
avvolge la Terra. È costituito per il 78% da azoto, per il 21% da ossigeno, per
il restante 1% da argon, anidride carbonica e altri gas. Nell’atmosfera c’è
sempre inoltre una certa quantità di vapore acqueo, chiamato umidità.
L’atmosfera è legata alla Terra
dalla forza di gravità, che è più forte vicino al suolo e più debole mano a
mano che ci si allontana dalla superficie terrestre; per questo l’atmosfera è
più densa e pesante vicino alla superficie terrestre, più rarefatta e leggera
in alto.
Per la sua diversa composizione e
temperatura l’atmosfera è stata divisa in strati,
come puoi vedere nell’immagine.
La pressione atmosferica si
misura con uno strumento chiamato barometro
e varia
- con l’altitudine (più si va in alto,
più la pressione diminuisce)
- con la temperatura (più la
temperatura è calda, più la pressione diminuisce)
- con l’umidità (più l’aria è
umida, più la pressione diminuisce).
LA LITOSFERA
La litosfera è lo strato solido che costituisce la parte più esterna
della Terra.
Il suo spessore varia dai 30 ai 100 chilometri, ma sui fondali degli oceani è solo di 5-15 chilometri: rispetto al diametro della Terra (circa 13.000 chilometri) è uno strato davvero sottile.
L’UMIDITÀ DELL’ARIA
Il suo spessore varia dai 30 ai 100 chilometri, ma sui fondali degli oceani è solo di 5-15 chilometri: rispetto al diametro della Terra (circa 13.000 chilometri) è uno strato davvero sottile.
La litosfera è costituita da minerali, cioè materiali di
composizione chimica definita, che si possono trovare in cristalli da soli (per
esempio l’oro, i diamanti, il salgemma, il quarzo), oppure aggregati tra loro
in forma di rocce, composte da minerali diversi.
Se la litosfera è sottile, ancora
più sottile è il suolo, un miscuglio
di materiali minerali, resti e scarti di esseri viventi, acqua e aria, che è
quella parte di litosfera su cui vivono gli uomini e gli altri esseri viventi.
Un suolo si forma in un periodo
di tempo molto lungo: da cento a mille anni.
Si forma quando le rocce (chiamate
rocce madri) si disgregano (= si
rompono) per azione del vento, della pioggia e degli sbalzi di temperatura; su
questo materiale possono incominciare a crescere forme viventi. Quando poi su
questo materiale si depositano e si consumano parti morte di piante e animali,
si forma uno strato superficiale di materiali organici (chiamato humus) che rende il suolo più fertile e
permette all’uomo di praticare l’agricoltura.
Il suolo è costituito da strati,
chiamati orizzonti. Per approfondire l’argomento, vedi l’immagine.
IL TEMPO E IL CLIMA
Ogni giorno noi vediamo che tempo
atmosferico fa (se c’è il sole, se piove o nevica, se c’è vento, eccetera),
cioè riconosciamo le condizioni
atmosferiche del cielo.
Le condizioni atmosferiche sono i
valori di temperatura, umidità dell’aria e pressione in un dato momento. Le variazioni
di questi valori provocano i fenomeni
meteorologici. Essi sono studiati dai meteorologi, per verificare la
situazione immediata del tempo atmosferico, ma anche per fare previsioni sull’andamento
del tempo atmosferico. Le carte del tempo (come quella qui sotto) sono
realizzate proprio per le previsioni del tempo che vediamo nei giornali o in
televisione.
Per questo gli studiosi
distinguono le condizioni atmosferiche in 2 gruppi:
-
il tempo
-
il clima.
Il tempo è l’insieme delle
condizioni atmosferiche in un determinato luogo e in un dato momento, o in un
breve periodo.
Il clima è l’andamento delle
condizioni atmosferiche in un determinato luogo in un lungo periodo di tempo,
almeno 30 anni.
Il clima è molto importante per
la vita e l’ambiente, perché determina il tipo di animali e vegetali che
possono vivere in un luogo.
LA TEMPERATURA DELL’ARIA
La temperatura dell’aria è data
dal Sole in primo luogo, ma anche dall’atmosfera (che riflette o assorbe parte
dei raggi solari) e dal suolo (che assorbe e poi rilascia le radiazioni
solari).
La temperatura dell’aria è
diversa nei vari luoghi della Terra; questa diversità dipende da 4 fattori:
2-
le ore di luce (ossia le stagioni: le giornate con più
ore di luce permettono al Sole di riscaldare più a lungo e quindi di più)
4-
la distribuzione delle terre e delle acque (poiché di
giorno il terreno si scalda più rapidamente dell’acqua, ma di notte ugualmente si
raffredda più rapidamente e, viceversa, poiché l’acqua si scalda e si raffredda
più rapidamente del terreno, succede che nelle terre vicine a un mare o a un
lago l’estate è più fresca e l’inverno più caldo rispetto alle terre lontane
dal mare).
L’UMIDITÀ DELL’ARIA
L’umidità atmosferica indica la
quantità di vapore acqueo contenuto nell’aria.
Il vapore acqueo che può essere
presente nell’aria varia a seconda della temperatura: se la temperatura dell’aria
si abbassa, una parte del vapore è soggetta a condensazione [si può dire anche
che una parte del vapore condensa] , cioè ritorna allo stato liquido.
In particolare, quando la
temperatura del suolo o dell’aria scende rapidamente, soprattutto di notte, la
condensazione del vapore acqueo può avvenire in 3 modi:
1-
in forma di rugiada (quando la temperatura del suolo
non è inferiore a 0°C)
2-
in forma di brina (quando la temperatura del suolo è
inferiore a 0°C)
LA PRESSIONE ATMOSFERICA
La differenza di temperatura nell’aria
provoca di continuo un movimento di masse d’aria; infatti l’aria più calda e
umida degli strati bassi sale verso l’alto, si raffredda e ridiscende lasciando
il posto ad altra aria calda.
Quando l’aria calda e umida sale
e si raffredda, il suo vapore acqueo condensa: così si formano le nubi (o
nuvole).
Una nube è formata da goccioline
d’acqua o da cristalli di ghiaccio così leggeri che possono restare in aria. Ma
se il vento le fa scontrare tra di loro, esse si uniscono, si ingrossano,
diventano più pesanti e cadono, sottoforma di pioggia (nel caso delle
goccioline) o di neve (nel caso dei cristalli di ghiaccio). I cristalli di
ghiaccio possono ingrossare così tanto da cadere in forma di chicchi di
ghiaccio anche molto grandi: la grandine.
Pioggia
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Neve
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Grandine
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I VENTI
Poiché la pressione atmosferica
sulla Terra non è costante, ci sono sempre sul nostro pianeta aree in cui la
pressione è più alta e aree in cui è più bassa.
Le aree in cui la pressione
atmosferica è più alta si chiamano aree
anticicloniche: qui l’aria è più fredda e secca.
Le aree in cui la pressione
atmosferica è più bassa si chiamano aree
cicloniche: qui l’aria è più calda e più umida.
Quando due masse d’aria a
pressione diversa si trovano vicine, l’aria dell’area anticiclonica si sposta
sulla superficie terrestre verso l’area ciclonica, spingendola verso l’alto. Questi
movimenti dell’aria si chiamano venti.
I principali tipi di vento sono:
- le brezze
- i venti periodici
- i venti costanti.
Le brezze sono venti leggeri che spirano (= soffiano) nelle coste
marine e lacustri (= dei laghi), cambiando direzione tra il giorno e la notte,
a causa della diversa rapidità di riscaldamento del suolo e dell’acqua. Di
giorno si chiamano brezze di mare, di notte si chiamano brezze di terra.
Per capire come succede, guarda l’immagine
seguente:
I venti periodici hanno origine sempre per la diversa rapidità di
riscaldamento del suolo e dell’acqua, però coinvolgono aree molto vaste della
Terra.
L’esempio più conosciuto di venti
periodici è quello dei monsoni; nell’immagine
seguente puoi vedere come funzionano e quali conseguenze portano:
Il monsone estivo:
soffia dall’Oceano Indiano
verso la terraferma (India, Indocina e Cina meridionale) portando molta
umidità e abbandonati piogge.
|
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Il monsone invernale:
soffia dalla terraferma all’Oceano
Indiano e porta aria secca, poiché l'umidità viene scaricata in mare.
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I venti costanti si chiamano così, perché spirano sempre nella stessa
direzione. Interessano ampie regioni della Terra e sono causati dal
riscaldamento solare, che è diverso a seconda della latitudine e crea così
differenze di pressione tra le regioni equatoriali e quelle polari.
Tra i più importanti venti
costanti ci sono gli alisei. [Per approfondire, vedi l'immagine seguente]
LE CORRENTI OCEANICHE
Anche l’acqua degli oceani, come
l’aria, si muove in continuazione, mediante le correnti oceaniche, che sono
come degli immensi fiumi che scorrono negli oceani. Ciò dipende dal vento,
dalla diversa temperatura dell’acqua e dalla diversa salinità degli oceani.
Ci sono correnti fredde (quando la massa d’acqua che si muove ha
temperature più basse rispetto all’acqua che c’è vicino) e correnti calde (quando la massa d’acqua ha temperature più
elevate).
In maniera semplificata si può
dire che le correnti calde hanno origine all’equatore e si spostano verso i
poli, mentre le correnti fredde viceversa.
Le correnti oceaniche e i venti
sono elementi molto importanti per il clima: le correnti oceaniche possono
modificare le temperature di un’area, i venti, trasportando umidità, regolano
le precipitazioni di un’area.
I MINERALI
I minerali sono sostanze naturali allo stato solido, con una
composizione chimica definita e costante. Gli atomi o e molecole che formano i
minerali sono disposti in modo regolare e ordinato, infatti si trovano in forma
di cristalli, cioè con una forma
geometrica esterna ben definita, più o meno regolare (cubo, ottaedro,
romboedro, ecc.).
Cristalli di quarzo
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Cristalli di ametista
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Questa forma regolare dei
minerali dipende dal modo in cui i minerali si formano, che sono due:
1-
la cristallizzazione
per raffreddamento (la sostanza che compone i minerali è inizialmente
liquida o allo stato di vapore e diventa solida raffreddandosi)
2-
la cristallizzazione
per precipitazione (la sostanza minerale è sciolta in acqua, la quale
evapora o si raffredda, mentre la sostanza si deposita lentamente).
I minerali più diffusi (più del
90%) sono i composti del silicio (Si), che infatti si chiamano silicati.
Gli altri minerali sono in totale
meno del 10%, ma sono molto importanti, perché sono materie prime per l’industria;
tra essi l’oro, il rame, il mercurio, lo zolfo, il gesso, la bauxite.
Rame
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Zolfo
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LE ROCCE
Le rocce sono aggregati (= insiemi) di minerali che formano la crosta
terrestre. Le rocce sono diverse per composizione
(cioè per il tipo e la percentuale di minerali che contengono) e per struttura (cioè per la forma, le
dimensioni e la disposizione dei minerali che contengono).
Poiché la composizione e la
struttura dipendono dal modo in cui le rocce si sono formate, si distinguono 3
grandi gruppi di rocce:
1-
le rocce ignee
(o magmatiche)
2-
le rocce
sedimentarie
3-
le rocce
metamorfiche
Le rocce ignee hanno origine dal raffreddamento di materiali che si
trovano allo stato fuso (magma)
nelle profondità della Terra. Esse possono raffreddarsi sottoterra (in questo
caso si chiamano rocce intrusive) o
quando fuoriescono dai vulcani (in questo caso si chiamano rocce effusive).
La più diffusa tra le rocce
intrusive è il granito, la più
diffusa tra le rocce effusive è il basalto.
Le rocce sedimentarie hanno origine dalla distruzione di altre rocce a
causa dell’acqua o del vento, che le riducono in piccoli ciottoli di ghiaia o
in granelli di sabbia.
Questi vengono trasportati e
depositati nei laghi, nei mari o nelle pianure e vengono compressi (=
schiacciati) dagli strati che si accumulano un po’ alla volta uno sopra
l’altro, dando origine a nuove rocce, chiamate appunto sedimentarie.
Spesso, mentre si formano, le
rocce sedimentarie inglobano i resti di organismi morti, che lentamente si
trasformano in fossili e che noi
possiamo ritrovare (magari solo in forma di traccia o di impronta) anche dopo
milioni di anni.
I fossili di due pesci vissuti 50 milioni di anni fa, conservati al
Museo dei Fossili di Bolca (Verona)
Le rocce metamorfiche hanno origine da rocce preesistenti, che vengono
trasformate (ricorda che metamorfosi significa proprio trasformazione) da
temperature molto elevate (per esempio se si trovano a contatto con il magma di
un vulcano) o da pressioni molto intense, provocate da depositi di rocce che si
trovano al di sopra.
Il marmo, per esempio, è una roccia metamorfica originata da rocce
calcaree sottoposte a temperature elevate.
Come hai visto, le rocce si
trasformano in continuazione: vengono erose, compresse, fuse, risolidificate,
eccetera.
Per questo si parla di un ciclo delle rocce, che puoi vedere
schematizzato nel disegno seguente:
continua...
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