Tutte le cose sono fatte di materia; ogni porzione di materia, diversa da altre porzioni, si chiama corpo.
3 esempi di corpi:
Un pomodoro
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Una bottiglia
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Tutti i corpi occupano uno spazio e quindi hanno un volume.
Il volume si misura in metri cubi (m³) o in centimetri cubi (cm³) o in decimetri cubi (dm³).
Tutti i corpi hanno una massa che li compone. La massa si misura sulla bilancia a bracci uguali, per confronto con l’unità di misura che è il chilogrammo (kg).
LE SOSTANZE
Una sostanza è un tipo di materia con caratteristiche determinate.
3 esempi di sostanze:
sale
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I corpi fatti di sostanze diverse hanno densità diverse. La densità di un corpo è il rapporto tra la sua massa e il suo volume:
d = m : V
Le sostanze possono presentarsi ad uno stato fisico diverso:
- solido
- liquido
- gassoso.
La parte più piccola di una sostanza semplice è l’atomo.
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La parte più piccola di una sostanza meno semplice è la molecola.
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I TRE STATI DELLA MATERIA
La materia si può presentare in 3 forme diverse (o in 3 stati di aggregazione):
- stato solido
- stato liquido
- stato aeriforme (o gassoso)
Esempi:
Esistono due gruppi importanti di sostanze:
- gli elementi
- i composti
Gli elementi sono sostanze pure formate da atomi tutti uguali o da molecole che contengono un solo tipo di atomo.
Esempi:
Oro
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Mercurio
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Cloro
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I composti sono sostanze pure formate da tipi diversi di atomi legati tra loro.
Esempi:
Sale (atomi di cloro + atomi di sodio)
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Acqua (atomi di ossigeno + atomi di idrogeno)
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Metano (atomi di carbonio + atomi di idrogeno)
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LA TEMPERATURA
Ogni corpo ha una temperatura che si misura con uno strumento chiamato termometro.
IL CALORE
Il calore è una forma di energia (energia termica) che passa dai corpi più caldi ai corpi più freddi.
Esempio:
L’unità di misura per il calore è la caloria, che è la quantità di calore necessaria per aumentare la temperatura di un grammo d’acqua di 1 grado centigrado.
Poiché la caloria è una unità molto piccola, di solito si usa la chilocaloria (kcal).
1 chilocaloria = 1.000 calorie
LA DILATAZIONE TERMICA
Quando un corpo si riscalda le sue particelle si muovono di più e tendono a occupare più spazio; perciò il corpo si dilata, cioè si allarga, si ingrandisce. Si dice che ha una dilatazione termica.
Esempio:
COME SI TRASMETTE IL CALORE
Il passaggio di calore da un corpo più caldo a un corpo più freddo avviene in 3 modi:
- la conduzione = quando il passaggio di calore avviene per contatto diretto, cioè tra due corpi che si toccano
Esempio:
- la convenzione = quando nei liquidi e nei gas la materia di cui sono fatti si mette in movimento
Esempio:
- l’irraggiamento = quando il passaggio di calore avviene senza contatto tra i corpi e senza spostamento di materia, ossia a causa delle radiazioni provocate dai corpi caldi
Esempio:
Il riscaldamento di un corpo varia a seconda di
1- la massa (cioè la grandezza di un corpo; infatti un corpo piccolo di una certa materia si riscalda con una minore quantità di calore rispetto a un corpo grande della stessa materia)
2- la sostanza (cioè di che cosa è fatto un corpo; infatti la stessa quantità di calore non riscalda allo stesso modo sostanze diverse)
Per misurare il riscaldamento di una sostanza si usa il calore specifico, cioè la quantità di calore necessaria a far aumentare di 1 grado centigrado la temperatura di 1 grammo di quella sostanza.
Per esempio il calore specifico del rame è 0,092 cal/g°C: ciò vuol dire che per far aumentare di 1°C la temperatura di 1 grammo di rame, sono necessarie 0,092 calorie.
Il calore specifico dell’acqua è di 1 cal/g°C.
IL CALORE E GLI STATI DI AGGREGAZIONE
Se a una sostanza viene dato calore, il suo stato di aggregazione può cambiare; si dice che avviene un passaggio di stato. Il passaggio di stato può essere di vari tipi:
1- fusione = quando una sostanza passa dallo stato solido allo stato liquido
2- solidificazione = quando una sostanza passa dallo stato liquido allo stato solido
3- vaporizzazione = quando una sostanza passa dallo stato liquido allo stato di vapore
4- condensazione = quando una sostanza passa dallo stato di vapore allo stato liquido
5- brinamento = quando una sostanza passa direttamente dallo stato di vapore allo stato solido
6- sublimazione = quando una sostanza passa direttamente dallo stato solido allo stato di vapore
IL MOVIMENTO
Osserva:
Il movimento (o moto) ha 2 caratteristiche: lo spostamento e la traiettoria.
Lo spostamento è la distanza percorsa tra il punto di partenza e il punto d’arrivo:
La traiettoria è l’itinerario percorso durante lo spostamento. La traiettoria può essere rettilinea o curvilinea.
Traiettoria rettilinea
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Traiettoria curvilinea
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LA VELOCITÀ
La velocità (v) è il rapporto tra lo spostamento (s) compiuto da un corpo e il tempo (t) che esso impiega a compierlo.
v = s : t [si legge: v uguale s diviso t]
v = 100 m : 12 secondi v = 8,3 m/s [si legge: 8,3 metri al secondo]
Ne consegue che:
t = s : v [si legge: t uguale s diviso v]
s = v x t [si legge: s uguale v moltiplicato t]
LE FORZE
La forza è tutto ciò che è capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo, oppure di provocare una deformazione in un corpo.
Esempi:
Forza che mette in moto un corpo
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Forza che arresta il moto di un corpo
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Forza che devia la traiettoria di un corpo
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Forza che deforma un corpo
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Ci sono diversi tipi di forze:
la forza peso (o gravità)
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la forza di attrito
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la forza elastica
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la forza elettrica
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la forza magnetica
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Per misurare le forze si usa il dinamometro:
L’unità di misura della forza è il newton (N).
LA STRUTTURA DEGLI ATOMI
Gli antichi credevano che gli atomi fossero il più piccolo oggetto esistente.
Oggi sappiamo che dentro l’atomo ci sono particelle ancora più piccole:
- l’elettrone
- il protone
- il neutrone
Protone e neutrone hanno quasi la stessa massa, mentre l’elettrone ha una massa 1.836 volte più piccola.
Osserva l’immagine: ci sono alcuni termini che studierai più avanti:
Una proprietà importante di queste 3 particelle è la loro carica elettrica.
Un corpo può avere una carica elettrica positiva (+) o negativa (-) o può non averla (si dice che è neutro).
Due oggetti carichi elettricamente
- si respingono se tutti e due sono positivi o negativi
- si attraggono se uno è positivo e l’altro negativo
Ma se la carica positiva e la carica negativa sono di uguale entità, il corpo è neutro.
Le particelle dell’atomo sono così:
l’elettrone è negativo
il protone è positivo
il neutrone non ha carica, cioè è neutro.
Osserva la figura:
Protoni e neutroni sono molto vicini tra loro, in una zona
centrale che si chiama nucleo,
mentre gli elettroni si trovano più in
periferia (cioè ai margini della zona centrale) e si muovono intorno al
nucleo.
Gli atomi sono fatti in questo modo (protoni + neutroni +
elettroni) in ogni sostanza; però ogni sostanza è diversa, perché è diverso il
numero dei protoni, dei neutroni e degli elettroni.
Il numero di protoni presenti nel nucleo di un atomo si
chiama numero atomico e caratterizza
l’atomo di ogni singolo elemento. Inoltre, poiché l’atomo è elettronicamente
neutro, il numero dei protoni è uguale al numero degli elettroni.
Invece il numero dei neutroni non è fisso, ma variabile. E
quando due o più atomi hanno lo stesso numero atomico, ma hanno un diverso
numero di neutroni, si dicono isotopi.
Ciò che distingue 2 isotopi di uno stesso elemento è la massa dei loro atomi: il numero di
massa è la somma del numero di protoni e di neutroni che formano il nucleo di
un atomo.
Osserva la figura:
Gli atomi degli elementi sono i mattoni con cui è costruita tutta la materia dell’Universo. Per classificare gli elementi, gli scienziati hanno sviluppato una tabella in cui disporre gli elementi con ordine. Questa tabella si chiama tavola periodica degli elementi.
Invece, quando il numero dei neutroni è maggiore o minore del numero dei protoni, il nucleo è instabile, cioè non riesce a stare insieme e tende a trasformarsi in nuclei di altri elementi.
I nuclei instabili che si trasformano emettendo radiazioni si chiamano radioattivi e le radiazioni che emettono prendono il nome di radioattività.
in cui L è il lavoro compiuto, F la forza impiegata, s lo spostamento ottenuto nella direzione della forza.
L’unità di misura del lavoro è il joule (che si indica con il simbolo J): esso è il lavoro compiuto da una forza di 1 newton che produce uno spostamento di
In un lavoro si può misurare anche la potenza: essa è il rapporto tra lavoro compiuto e tempo impiegato per compierlo. La formula è: P = L : t, dove P è la potenza, L il lavoro, t il tempo.
L’unità di misura della potenza è il watt (simbolo W), uguale al lavoro di 1 joule effettuato in 1 secondo (1W = 1J : 1s).
L’energia in genere viene indicata con il simbolo E e si misura in joule (J) o anche in calorie (cal), o meglio ancora in kilocalorie (kcal).
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