GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA
L’ORIENTAMENTO
L’orientamento è quella cosa che
ci permette di conoscere la direzione che dobbiamo seguire: a destra o a
sinistra, avanti o indietro e così via.
In Geografia (ma anche in mare
per i naviganti, o in cielo per i piloti d’aereo) l’orientamento è dato da
strumenti precisi, prima di tutto i punti cardinali.
Già gli antichi avevano
individuato i punti cardinali. Di giorno guardavano il Sole e avevano visto che
sorgeva sempre dalla stessa parte e tramontava sempre dalla parte opposta.
Chiamarono il punto in cui il Sole sorge al mattino EST e il punto in cui
tramonta alla sera OVEST. Decisero inoltre di chiamare SUD il punto in cui il
Sole si trova a mezzogiorno e NORD il punto opposto (che corrispondeva al punto
in cui si trova la Stella polare, cioè l’unica stella del nostro emisfero che
resta fissa nel cielo).
In base a un accordo
internazionale, le carte geografiche sono tutte orientate in modo che il nord
si trovi in alto e il sud in basso; di conseguenza l’est si trova a destra e
l’ovest a sinistra.
I punti cardinali hanno anche
altri nomi, come puoi vedere nella seguente tabella:
nord (N)
|
settentrione
|
mezzanotte
|
est (E)
|
oriente
|
levante
|
sud (S)
|
meridione
|
mezzogiorno
|
ovest (O)
|
occidente
|
ponente
|
Inoltre tra i punti cardinali
esistono anche dei punti intermedi, che vengono rappresentati mediante la rosa dei
venti, una stella a otto punte che permette di classificare i venti in base
alla provenienza (come puoi vedere nell’immagine successiva):
LE COORDINATE GEOGRAFICHE
Dove si trova Milano?
Posso rispondere dicendo che si
trova nell’Italia settentrionale; oppure a ovest di Trieste; o a nord-ovest di
Cremona; o a sud di Amsterdam…. Tutte risposte esatte. Ma se io voglio sapere
esattamente dove si trova Milano sul pianeta Terra, devo usare un altro sistema
per rispondere alla domanda “Dove si trova Milano?”. Questo sistema è quello
delle coordinate geografiche.
I geografi hanno immaginato
quello che segue.
Dividiamo la Terra in una serie
di linee orizzontali misurabili in gradi. Se consideriamo come punto di
partenza la linea di 0°, che è quella che divide la terra a metà e che
chiamiamo equatore, otteniamo 90 linee orizzontali a nord e 90 linee
orizzontali a sud:
|
Su queste linee (che chiamiamo
paralleli) possiamo misurare la distanza di un punto dall’equatore e la chiamiamo
latitudine. Per esempio:
La distanza dall’equatore (cioè
la LATITUDINE) del punto A è di 40° Nord.
La latitudine del punto B è di
20° Sud.
La latitudine del punto C è di
38° Sud (all’incirca, perché non abbiamo disegnato tutti i paralleli).
|
Immaginiamo poi delle linee
verticali, anch’esse misurabili in gradi, e scegliamo come linea di 0° quella
che passa per l’osservatorio di Greenwich, a Londra; in questo modo otteniamo
180 linee verticali a est di Greenwich e 180 linee verticali a ovest:
Su queste linee (che chiamiamo
meridiani) possiamo misurare la distanza di un punto dal meridiano di 0° (o
meridiano di Greenwich) e la chiamiamo longitudine. Per esempio:
La distanza dal meridiano di
Greenwich (cioè la LONGITUDINE) del punto A è di 80° Ovest.
La longitudine del punto B è di
40° Ovest.
La longitudine del punto C è di
30° Est (all’incirca, perché non abbiamo disegnato tutti i
meridiani).
|
Ma tutto questo va combinato
insieme, perché ci sono tanti punti su un parallelo e tanti punti su un
meridiano, ma c’è un solo punto all’incrocio tra un parallelo e un meridiano.
Quell’incrocio ci indica l’esatta posizione di un punto sulla Terra, cioè le
sue coordinate geografiche.
Ad esempio:
Le coordinate geografiche del
punto A sono: LATITUDINE 45° Nord - LONGITUDINE 75° Ovest.
Le coordinate geografiche del
punto B sono: LATITUDINE 15° Sud - LONGITUDINE 45° Ovest.
Le coordinate geografiche del
punto C sono: LATITUDINE 18° Nord - LONGITUDINE 12° Ovest.
Nella realtà paralleli e
meridiani non sono misurabili solo in gradi, ma anche in primi e in secondi
(entrambi da 1 a
59); però solo con strumenti molto precisi noi possiamo stabilire le vere
coordinate geografiche di un punto.
Di solito a scuola, utilizzando
carte geografiche a grande scala, dove non sono segnati tutti i paralleli né
tutti i meridiani, noi possiamo calcolare le coordinate in maniera solo
approssimativa. Però bisogna stare attenti a non commettere errori grossolani.
Per esempio, nell’immagine precedente non possiamo dire che la LATITUDINE del
punto C è di 14° Nord, perché il punto C è compreso tra il parallelo di 15° e
quello di 30° (e il 14 non è tra 15 e 30); non possiamo neanche dire che è di
27° Nord, perché il punto C è molto più vicino al parallelo di 15° che a quello
di 30°.
È importante, poi, non
confondersi: la LATITUDINE può essere solo a Nord o a Sud dell’equatore e la
LONGITUDINE può essere solo a Est e a Ovest del meridiano di Greenwich!
ESERCIZIO 1
ESERCIZIO 2
ESERCIZIO 4:
In ognuna delle coordinate
geografiche seguenti c’è un errore: trovalo.
LATITUDINE 43° Nord – LONGITUDINE
58° Sud
LATITUDINE 16° Est – LONGITUDINE
143° Ovest
LATITUDINE 92° Nord – LONGITUDINE
18° Est
LATITUDINE 37° Sud – LONGITUDINE
187° Ovest
LATITUDINE 15° 63’ Sud – LONGITUDINE 153° 46’ Est
LATITUDINE 59° 13’ Nord – LONGITUDINE 74° 61’ Est
LATITUDINE 9° 25’ 41’’ Nord – LONGITUDINE 62°
09’ 75’’
LE CARTE DEL TERRITORIO
In Geografia si usano vari tipi
di carte per rappresentare un territorio.
In queste carte le misure vere
del territorio sono rimpicciolite, cioè rese più piccole, mediante la riduzione
in scala, cioè il numero per cui vengono divise le misure reali.
La scala si scrive mediante 2
numeri, di cui il primo è sempre 1, seguito da : e da un altro numero, più o
meno grande; per esempio
1:10.000 (si legge 1 a 10.000)
1:3.000.000 (si legge 1 a 3 milioni) eccetera.
Che cosa significa?
In una scala, per esempio, di
1:10.000, significa che la realtà è stata rimpicciolita 10.000 volte; vuol dire
anche che 1 centimetro
sulla carta corrisponde a 10.000 centimetri nella realtà.
Più il numero della riduzione è
grande, più la realtà è stata rimpicciolita: si dice allora che abbiamo una
piccola scala, perché la realtà è stata molto rimpicciolita. Se il numero della
riduzione è piccolo, la realtà è stata rimpicciolita poco: si dice allora che
abbiamo una grande scala.
Osserviamo una scala, per esempio
questa:
1:15.000.000
Significa che 1 centimetro sulla
carta corrisponde a 15 milioni di centimetri nella realtà. Però nella realtà
noi non misuriamo le grandi distanze in centimetri, bensì in chilometri (io non
dico che abito a 300.000
centimetri dalla scuola, ma che abito a 3 chilometri dalla
scuola).
Devo quindi trasformare i
centimetri in chilometri, cioè devo sapere quali sono le unità di misura che si
usano, come puoi vedere nell’immagine seguente:
In pratica, per calcolare nel
secondo numero della scala i chilometri, devo togliere le 5 cifre più a destra.
Perciò, nella scala 1:15.000.000 1
cm sulla carta corrisponde a 150 km nella realtà.
Se tra le 5 cifre che tolgo ci
sono numeri diversi da 0, quei numeri indicano qualcosa che fa scritto dopo la
virgola. Per esempio
nella scala 1:125.000, un cm
sulla carta corrisponde a 1,25
km.
A seconda della scala (che è
sempre scritta in ogni carta) abbiamo diversi tipi di carte. Cominciando dalla
scala più grande e finendo con la scala più piccola, abbiamo:
- le mappe (si usano per
rappresentare un territorio limitato, per esempio la strada dove abiti)
- le piante (si usano per un
territorio un po’ più grande, per esempio il quartiere di una città)
- le carte topografiche (si usano
per rappresentare, per esempio, una città)
- le carte corografiche (si usano
per rappresentare una regione)
- le carte geografiche (si usano
per rappresentare uno Stato o un continente).
Esempi:
pianta:
|
carta topografica:
|
carta corografica:
|
carta geografica:
|
Nelle carte la realtà viene
rappresentata mediante dei simboli, che possono essere dei piccoli disegni,
oppure dei colori. Osserva le immagini seguenti:
In base ai contenuti si
distinguono 3 tipi di carte:
- le carte fisiche
- le carte politiche
- le carte tematiche.
Le carte fisiche sono quelle che
rappresentano gli elementi naturali di un territorio: monti, colline, pianure,
fiumi, laghi, coste, mari, ecc.
Le carte politiche sono quelle
che rappresentano gli elementi umani di un territorio: i confini di uno Stato o
di una regione, le città (grandi e piccole), le vie di comunicazione, ecc.
Le carte tematiche sono quelle
che rappresentano la diffusione in un territorio di un elemento relativo agli
aspetti naturali o umani: il clima, il rischio ambientale, le lingue, le
religioni, ecc.
Spesso le carte sono
fisico-politiche, cioè rappresentano insieme gli elementi naturali e quelli
umani di un territorio.
Carta fisica dell’Italia
Carta politica dell’Italia
Carta tematica sui paesaggi
agrari dell’Italia
LE FOTOGRAFIE
Le fotografie sono uno strumento
indispensabile nello studio della geografia.
Dal punto di vista tecnico
possiamo avere 3 tipi di fotografie:
-
le fotografie scattate da terra
-
le fotografie scattate da un aereo (fotografie aeree)
-
le fotografie scattate da un satellite (fotografie
satellitari)
Foto da terra
|
Foto aerea
|
Foto da satellite
|
Dal punto di vista del contenuto
si distinguono 2 tipi di fotografie:
-
fotografie del paesaggio
-
fotografie di città
Le fotografie del paesaggio
vengono classificate in base all’elemento dominante nella foto: possiamo così
avere fotografie di un paesaggio di montagna, o di collina, o fluviale (cioè di
un fiume), o marittimo, o rurale (cioè di campagna), o industriale (in cui si
vede un’area dominata da costruzioni destinate alla produzione industriale) e
così via.
Le fotografie di città possono
rappresentare una città nel suo insieme (si chiamano foto panoramiche) o una
parte della città, più o meno grande: possiamo avere fotografie che
rappresentano il centro storico, o la periferia, o un monumento cittadino (una
chiesa, un palazzo antico, un edificio simbolico di una città, ecc.), o una
strada con i suoi negozi o con le persone che vi abitano e vi lavorano, o anche
un dettaglio significativo.
Nei libri di Geografia le
fotografie sono sempre accompagnate da una didascalia, che aiuta a leggere la
fotografia e che spesso aggiunge informazioni necessarie a capire non solo la
foto, ma anche il testo di cui fa parte (oltre che l’autore della foto).
Una foto con didascalia, tratta
da un libro di Geografia in uso nella Scuola Secondaria di primo grado in
Italia
|
TAVOLE STATISTICHE E GRAFICI
Indispensabili per studiare
Geografia sono le tavole statistiche (o semplicemente tabelle) e i grafici che
rappresentano i dati delle tavole statistiche.
Le tabelle sono serie di numeri
che riassumono le quantità di un certo fenomeno: quanto sono lunghi i fiumi di
una nazione, quanti abitanti hanno gli Stati dell’Europa, quanta popolazione è
occupata in un certo settore lavorativo e così via.
Non sempre è facile leggere una
tabella statistica; spesso è più facile leggere un grafico, cioè un disegno
schematico che rappresenta i dati statistici.
Ci sono grafici di vari tipi; i
più usati sono
-
il diagramma cartesiano
-
l’istogramma
-
l’areogramma
-
l’ideogramma.
Ecco 4 esempi dei grafici appena
citati (di sinistra a destra in senso orario: un diagramma cartesiano, un
istogramma, un ideogramma, un areogramma); rappresentano l'aumento degli alunni stranieri nelle scuole italiane dal 2001 al 2013:
SCHEDE SEMPLIFICATE (per alunni
N.A.I.)
I PUNTI CARDINALI
I punti cardinali sono 4 (primari)
più altri 4 (intermedi); i 4 punti cardinali primari sono questi:
NOME PRINCIPALE
|
ALTRO NOME
|
ALTRO NOME
|
nord (N)
|
settentrione
|
mezzanotte
|
est (E)
|
oriente
|
levante
|
sud (S)
|
meridione
|
mezzogiorno
|
ovest (O)
|
occidente
|
ponente
|
L’EST è il punto dove sorge il
Sole al mattino; l’OVEST è il punto dove il Sole tramonta alla sera; il SUD è
il punto dove si trova il Sole a mezzogiorno; il NORD è il punto opposto al
Sud.
Nelle carte geografiche il nord
si trova in alto e il sud in basso, l’est si trova a destra e l’ovest a
sinistra.
ESERCIZIO 1:
Scrivi nella cartina i punti
cardinali: quelli primari nei rettangoli, quelli intermedi negli ovali:
ESERCIZIO 2:
Segna con un colore la città dove
vivi, poi indica l’orientamento della tua città rispetto alle città indicate:
La mia città si trova a
_________________________ rispetto a Roma
La mia città si trova a
_________________________ rispetto a Milano
La mia città si trova a
_________________________ rispetto a Cagliari
La mia città si trova a
_________________________ rispetto a Lecce
La mia città si trova a
_________________________ rispetto a Trieste
La mia città si trova a
_________________________ rispetto a Torino
La mia città si trova a
_________________________ rispetto a Palermo
La mia città si trova a
_________________________ rispetto a Venezia
La mia città si trova a
_________________________ rispetto a Firenze
La mia città si trova a
_________________________ rispetto a Napoli
La mia città si trova a
_________________________ rispetto a Ancona
La mia città si trova a
_________________________ rispetto a Genova
ESERCIZIO 3:
Indica con quali regioni confina
la regione in cui vivi, specificando l’orientamento (per esempio a Est, a
Sud-Ovest, ecc.):
LE COORDINATE GEOGRAFICHE
Immagina che io e te stiamo
giocando a battaglia navale; qui sotto vedi il mio “campo di battaglia”: cosa
devi dire per colpire le mie navi?
Le risposte giuste sono D4 e M10.
Le coordinate geografiche sono un
po’ come una battaglia navale; infatti ogni punto sulla Terra si trova
all’incrocio tra una linea orizzontale e una linea verticale.
I geografi hanno immaginato che
sulla Terra ci siano tante linee, orizzontali e verticali. Esse non si misurano
in chilometri, ma in gradi, primi e secondi, che si scrivono, per esempio così:
24° 16’
53’’ (si dice 24 gradi, 16 primi, 53 secondi).
Le linee orizzontali si
chiamano paralleli: la linea 0 si
chiama equatore, a nord e a sud ci
sono 90 linee (per esempio parallelo di 27° Nord, o parallelo di 52° Sud).
Sui paralleli si indica la latitudine, per esempio LATITUDINE
15° 39’
Nord.
|
|
Le linee verticali si chiamano meridiani: la linea 0 si chiama meridiano di Greenwich [perché passa
sull’osservatorio astronomico di Greenwich, vicino a Londra], a est e a ovest
ci sono 180 linee (per esempio meridiano di 46° est, o meridiano di 139°
Ovest).
Sui meridiani si indica la longitudine, per esempio LONGITUDINE
92° 13’
Ovest.
|
Per indicare la posizione di un
punto non basta il parallelo o il meridiano, ci vogliono tutti e due:
Per esempio:
Il punto A si trova esattamente
alla LATITUDINE 60° Nord – LONGITUDINE 45° Est.
Il punto di incrocio tra un
parallelo e un meridiano si chiama coordinate
geografiche.
Vediamo un altro esempio, su un
mappamondo:
Le coordinate geografiche del
punto A sono: LATITUDINE 45° Nord - LONGITUDINE 75° Ovest.
Le coordinate geografiche del
punto B sono: LATITUDINE 15° Sud - LONGITUDINE 45° Ovest.
Le coordinate geografiche del
punto C sono: LATITUDINE 18° Nord - LONGITUDINE 12° Ovest.
ESERCIZIO 1
ESERCIZIO 2
LE CARTE GEOGRAFICHE
Nella tua aula probabilmente ci
sono delle grandi carte geografiche appese alla parete; le carte geografiche
fanno vedere in piccolo come è fatto il pianeta Terra, o un continente, o uno
Stato, o un Comune.
Nelle carte la realtà viene
rappresentata mediante dei simboli, che possono essere dei piccoli disegni,
oppure dei colori. Osserva le immagini seguenti:
Le carte geografiche sono di 3
tipi:
- le carte fisiche (mostrano i
monti, i mari, i fiumi, i laghi, eccetera, cioè gli elementi naturali di un
territorio)
- le carte politiche (mostrano i
confini, le città, le strade, eccetera, cioè gli elementi umani)
- le carte tematiche (che
mostrano un solo elemento, fisico o umano, presente nel territorio, per esempio
il clima, le lingue parlate, che cosa
coltivano gli agricoltori, e così via).
Spesso le carte sono
fisico-politiche, cioè rappresentano insieme gli elementi naturali e quelli
umani di un territorio.
Carta fisica dell’Italia
Carta politica dell’Italia
Carta tematica sui paesaggi
agrari dell’Italia
ESERCIZIO:
Di che tipo sono le 2 carte
geografiche del Portogallo che trovi qui sotto?
La carta 1 è
____________________________________
La carta 2 è
____________________________________
Carta 1
|
Carta 2
|
LE FOTOGRAFIE
Le fotografie sono uno strumento
indispensabile nello studio della geografia.
Le fotografie, per la tecnica
usata, possono essere:
-
le fotografie scattate da terra
-
le fotografie scattate da un aereo (fotografie aeree)
-
le fotografie scattate da un satellite (fotografie
satellitari)
Foto da terra
|
Foto aerea
|
Foto da satellite
|
Le fotografie, per il contenuto,
possono essere:
-
fotografie del paesaggio
-
fotografie di città
Fotografia del paesaggio
|
Fotografia di città
|
ESERCIZIO:
Indica per ogni fotografia di che
tipo è per la tecnica e per il contenuto:
Tecnica:
__________________________
Contenuto:
________________________
|
Tecnica:
__________________________
Contenuto:
________________________
|
Tecnica:
__________________________
Contenuto:
________________________
|
Tecnica:
__________________________
Contenuto:
________________________
|
Tecnica:
__________________________
Contenuto:
________________________
|
Tecnica:
__________________________
Contenuto:
________________________
|
Nei libri di Geografia le foto
sono sempre accompagnate da una frase di descrizione che si chiama didascalia,
come nell’immagine seguente:
Una foto con didascalia, tratta
da un libro di Geografia in uso nella Scuola Secondaria di primo grado in
Italia
|
ESERCIZIO:
Prova a scrivere una didascalia
per le seguenti fotografie:
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
TAVOLE STATISTICHE E GRAFICI
Studiando Geografia si trovano
spesso le tavole statistiche (o
semplicemente tabelle) e i grafici che rappresentano i dati delle
tavole statistiche.
Le tabelle sono serie di numeri
che presentano un certo fenomeno: per esempio quanto sono lunghi i fiumi di una
nazione, quanti abitanti hanno gli Stati dell’Europa, quanta popolazione è
occupata in agricoltura e così via.
Osserva la seguente tabella:
Essa ti dice quanti stranieri ci
sono in alcuni Stati dell’Europa e qual è la percentuale di stranieri rispetto
alla popolazione di quegli Stati.
Non sempre è facile leggere una
tabella statistica; spesso è più facile leggere un grafico, cioè un disegno
schematico che rappresenta i dati statistici.
Ci sono grafici di vari tipi; i
più usati sono
-
il diagramma cartesiano
-
l’istogramma
-
l’areogramma
-
l’ideogramma.
Ecco 4 esempi dei grafici appena
citati (da sinistra a destra in senso orario: un diagramma cartesiano, un
istogramma, un ideogramma, un areogramma); rappresentano l’aumento degli alunni
stranieri nelle scuole italiane tra il 2001 e il 2013:
ESERCIZIO:
Trasforma i dati della tabella
riportata come esempio più sopra in un grafico; quali dati puoi rappresentare?
Quale grafico è migliore per rappresentare quei dati?
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