LE ORIGINI E LA MONARCHIA
Tra i popoli che vivevano in
Italia nel I millennio a.C. vi erano i Latini: essi vivevano nella regione che
oggi si chiama Lazio.
I Latini fondarono Roma:
all’inizio era solo un villaggio sulle rive del fiume Tevere, in una posizione dove
era importante il commercio di sale nella regione; grazie a questo, Roma si
sviluppò fino a diventare nel VII secolo a.C. una città.
Un’immagine di Roma oggi con il fiume Tevere
Nei primi secoli della sua storia
(dal 753 al 509 a .C.)
Roma fu una monarchia, cioè uno Stato comandato da un re (che faceva parte
delle famiglie più ricche di terre); il re governava assieme a
un’assemblea (detta Senato) formata dagli uomini delle famiglie più importanti.
Poi Roma fece guerra alla città fenicia di Cartagine (nel nord Africa); con 3 guerre vittoriose (dette guerre
puniche), Roma si trovò a controllare tutto il Mediterraneo occidentale
(Sicilia, Sardegna, Corsica, coste della Spagna e dell’Africa
nord-occidentale).
In questa antica moneta è raffigurato Tarquinio il Superbo, l’ultimo re
di Roma
Nella società romana vi erano due
classi sociali: la nobiltà, costituita da chi possedeva terre (costoro erano
chiamati patrizi), e il popolo, formato da contadini, artigiani e commercianti,
che erano chiamati plebei. Solo i patrizi potevano far parte del Senato, i
plebei no.
LA REPUBBLICA
Verso la fine del VI secolo a.C.
la monarchia venne sostituita da una nuova forma di governo, chiamata
repubblica: la città veniva governata da una serie di magistrati, cioè persone
elette dai cittadini per occuparsi dei diversi problemi (la costruzione di
opere pubbliche, i processi contro chi aveva commesso un reato, e così via). Il
loro incarico durava solo un anno.
I magistrati più importanti erano
i consoli: erano due, guidavano l’esercito, e avevano molto potere in tempo di
pace. I consoli erano aiutati dal Senato, formato per molto tempo solo da
patrizi.
Solo con il passare del tempo
alcuni plebei riuscirono, attraverso proteste e minacce, a ottenere un poco di
potere, ma Roma non divenne mai una città democratica; il popolo non ebbe mai
il potere di governare la città.
Roma rimase una repubblica per
circa 5 secoli: si ingrandì molto e fece molte guerre, per conquistare sempre
nuove terre.
Le prime guerre furono combattute
contro i popoli che vivevano in Italia (Etruschi, Greci, Sanniti, ecc.); verso
il 270 a.C. Roma dominava su quasi tutta la penisola italiana, dagli Appennini
allo Stretto di Messina.
Guerrieri Sanniti: i Sanniti erano un gruppo di popoli diversi, ma con
una cultura simile. Vivevano nell’Italia centro-meridionale
Il generale cartaginese Annibale cercò di sconfiggere Roma venendo in
Italia con il suo esercito e un gruppo di elefanti, ma venne sconfitto dal
generale romano Scipione nel 202 a.C.
Tra il II e il I secolo a.C. Roma
conquistò quasi tutta l’Europa, l’Africa settentrionale, le terre del
Mediterraneo orientale: ormai Roma non era più la città principale di un
piccolo Stato, ma una grande città, dove la lotta politica tra coloro che
volevano comandare provocò anche numerose guerre civili, cioè guerre tra romani
che facevano parte di partiti diversi. Sono diventati molto famosi personaggi
come Mario e Silla, come Giulio Cesare e Gneo Pompeo, come Marco Antonio e
Ottaviano.
Uno degli episodi più famosi delle guerre civili romane fu l’uccisione
di Giulio Cesare nel 44 a.C. (qui in un dipinto di Vincenzo Camuccini)
L’IMPERO
Nel 27 a.C. il Senato diede a
Ottaviano il titolo di Augusto, cioè di persona superiore a tutte le altre:
nasce in questo modo l’Impero romano, che durò per 5 secoli e fu uno dei più
grandi e importanti dell’antichità.
L’Impero Romano e le sue varie province
Far funzionare un impero così
grande non era facile: il territorio venne diviso in province con a capo un
governatore. Gli abitanti delle province pagavano un tributo a Roma. Tutto il
potere, senza alcun limite, era nelle mani dell’imperatore; alcuni imperatori
furono particolarmente spietati e odiati e vennero eliminati in seguito a una
congiura o a una rivolta militare, come avvenne per Caligola (41 d.C.), Nerone
(68 d.C.) e Domiziano (96 d.C.).
Da sinistra: Caligola, Nerone, Domiziano
Dal III secolo d.C. per poter
diventare imperatori bisognava usare la violenza, cioè uccidere un imperatore e
prendere il suo posto. Fu proprio allora che l’Impero Romano cominciò a entrare
in crisi: alcune regioni si ribellarono agli imperatori e si staccarono
dall’Impero; altre regioni furono attaccate dai popoli che vivevano ai confini
dell’Impero.
Per due secoli l’Impero Romano
visse momenti molto difficili: nel 286 l’imperatore Diocleziano divise l’impero
in due parti (l’Impero Romano d’Oriente e l’Impero Romano d’Occidente). Nel 306
questa divisione in due parti venne abolita, ma nel 395 venne di nuovo
stabilita; da allora ci furono due imperi:
1- l’Impero d’Occidente, che finì
definitivamente nel 476 d.C.;
2- l’Impero d’Oriente (detto
anche Bizantino, dal nome della città di Bisanzio, divenuta Costantinopoli con
l’imperatore Costantino) e che durò fino al 1453.
GLOSSARIO DI BASE:
Nella colonna di sinistra i
termini al singolare e tra parentesi al plurale, in ordine alfabetico; nella
colonna di destra il significato dei termini espresso con un’immagine o una
frase. Alcuni termini di questa lezione sono spiegati nelle lezioni precedenti.
NOME
|
DESCRIZIONE
|
Antichità
|
I secoli molto lontani da
noi
|
Assemblea (assemblee)
|
Gruppo di persone che
prendono insieme delle decisioni sulla vita di tutti
|
Commercio
|
Acquisto e vendita di una merce
|
Congiura (congiure)
|
Patto segreto per prendere
il posto di chi comanda
|
Famiglia (famiglie)
|
Gruppo di persone che sono
parenti tra loro: padre, madre, figli, ecc…
|
Impero (imperi)
|
Grande regno, grande stato
|
Protesta (proteste)
|
|
Sale (sali)
|
|
Terra (terre)
|
Campi coltivabili, terreni
|
Tributo (tributi)
|
Soldi che si devono dare
allo Stato, come le tasse
|
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