LA PENISOLA ITALIANA PRIMA DI ROMA
Se la Grecia era abitata da
un’unica popolazione, la penisola italiana era abitata da tanti popoli diversi,
che avevano un’origine e lingua, credenze ed usanze differenti.
Verso il 2.000 a.C. c’erano i
Liguri a nord, i Bruzi a sud, i Sicani in Sicilia e i Sardi in Sardegna. Poi
verso il 1.000 a.C. arrivarono altre popolazioni, che si fusero con le
popolazioni precedenti o presero il loro posto. Più tardi arrivarono altri
popoli, come gli Etruschi (al centro), i Veneti (a nord) e i Celti (a
nord-est): inoltre nella penisola italiana c’erano anche colonie di Fenici e di
Greci.
Insomma, in Italia c’era una
situazione molto complicata di popoli differenti, come puoi vedere nella
cartina seguente, riferita alla prima metà del I millennio a.C.
GLI ETRUSCHI
La prima civiltà urbana in Italia
fu quella degli Etruschi. Provenendo forse dall’Asia Minore, gli Etruschi si
stabilirono in una regione che chiamiamo Etruria, che comprendeva la Toscana,
il Lazio settentrionale, parte dell’Umbria e dell’Emilia: era una zona ricca,
dove si poteva praticare l’agricoltura (viti e olivi soprattutto), lo
sfruttamento delle foreste (per costruire case e navi), l’allevamento (di
maiali e di cavalli da corsa), la pesca e le attività estrattive (in particolare
nell’Isola d’Elba c’era ferro in grande quantità).
Le ricchezze presenti in Etruria
permisero agli Etruschi di fabbricare prodotti artigianali di altissima qualità
e di commerciarli in tutto il Mar Tirreno: tra l’VIII e il VI secolo a.C. gli
Etruschi dominavano il Mar Tirreno e i territori dell’Italia centrale, dove
fondarono numerose città (come Perugia, Volterra, Arezzo, Bologna, Mantova).
Arrivarono fino alla Campania, ma
qui si trovarono a combattere contro i Greci: nel 474 a .C. i Greci sconfissero
gli Etruschi con una battaglia navale e per gli Etruschi iniziò il declino. A
mettere fine alla civiltà etrusca fu poi una nuova potenza, che stava
conquistando tutta l’Italia: Roma.
La civiltà etrusca ci ha lasciato
molte testimonianze importanti: la religione degli Etruschi era molto simile a
quella greca, ma anche a quella della Mesopotamia. Gli Etruschi (come gli
Egizi) avevano un grande rispetto per i morti: li seppellivano in sarcofagi
(delle grandi urne in pietra), che venivano collocati in tombe (grandi quanto
delle stanze) sotto terra, con dentro tutti gli oggetti della vita quotidiana
che erano appartenuti ai defunti. Queste tombe venivano costruite in zone particolari
dette necropoli (che significa città dei morti).
La Tomba dei rilievi a Cerveteri (vicino a Roma) presenta, scolpiti a
rilievo sulle pareti, gli utensili che si potevano trovare in una casa etrusca
Scena di caccia e pesca, dalla Tomba della caccia e della pesca di Tarquinia: gli affreschi alle pareti
delle tombe etrusche sono una testimonianza diretta della vita quotidiana degli
Etruschi
Dai Greci gli Etruschi presero
l’amore per la musica, ma lo svilupparono al massimo: la musica presso gli
Etruschi non veniva eseguita soltanto durante i banchetti, le feste religiose o
le operazioni militari, ma persino nel corso degli incontri di pugilato, o
quando si frustavano i servi, o mentre si cucinava, o si andava a caccia
(poiché si credeva che la musica attirasse gli animali nelle reti e nelle
trappole).
La civiltà etrusca, dunque, ha
preso molti elementi da altri popoli, ma ha anche sviluppato alcune caratteristiche
del tutto originali: per esempio negli edifici etruschi è presente un elemento
architettonico – l’arco a volta – che era sconosciuto altrove.
Anche il ruolo della donna etrusca
era assai diverso rispetto a quella greca: non solo le donne partecipavano ai
banchetti assieme ai mariti (per i Greci era una grande scandalo), non solo il
loro nome o la loro immagine venivano scolpiti nei coperchi che chiudevano i
sarcofagi, ma addirittura le donne (naturalmente solo quelle delle classi
superiori) a volte si dedicavano alla politica.
Infine va ricordato che alcuni
elementi della civiltà etrusca passarono in quella romana, per esempio
- l’uso dell’arco nella
costruzione degli edifici
- il teatro
- le corse dei carri negli
spettacoli
- l’arte della divinazione (ossia
la pratica di prevedere il futuro leggendo e interpretando presagi di vario
tipo – per esempio gli Etruschi esaminavano le viscere degli animali uccisi per
sacrificio agli dèi).
Tomba degli auguri di Tarquinia; i due personaggi raffigurati
nella parete frontale sono stati interpretati come due àuguri, cioè sacerdoti
che interpretavano i voleri divini, osservando il volo degli uccelli
GLOSSARIO DI BASE:
Nella colonna di sinistra i
termini al singolare e tra parentesi al plurale, in ordine alfabetico; nella
colonna di destra il significato dei termini espresso con un’immagine o una
frase. Alcuni termini di questa lezione sono spiegati nelle lezioni precedenti.
NOME
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DESCRIZIONE
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Arco a volta (archi a volta)
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Il soffitto di una porta di forma rotonda (vedi figura
della lezione
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Banchetto (banchetti)
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Festa tra tante persone per mangiare e bere insieme
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Battaglia navale (battaglie navali)
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Scontro tra navi nemiche che si fanno la guerra
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Caccia (cacce)
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Colonia (colonie)
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Città costruita da un popolo che va a vivere in un posto
diverso da quello di origine
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Coperchio (coperchi)
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La parte superiore del sarcofago (vedi la voce: sarcofago)
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Declino (declini)
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Il diventare meno forti, meno ricchi, meno importanti
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Defunto (defunti)
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Morto
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Edificio (edifici)
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Tutti i tipi di casa o palazzo o costruzione
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Olivo (olivi)
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L’albero che produce le olive
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Pesca (si usa solo il singolare)
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Prendere i pesci in mare o nei fiumi o nei laghi
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Pugilato (si usa solo il singolare)
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Rete (reti)
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Sarcofago (sarcofagi)
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Scandalo (scandali)
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Un comportamento vergognoso, un’azione che tutti dicono
che è brutta
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Servo (servi)
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Stanza (stanze)
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Area di una casa
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Tomba (tombe)
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Il luogo in cui si mette un morto
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Trappola (trappole)
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Urna (urne)
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Contenitore in pietra dove mettere un morto per
seppellirlo
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Viscere (si usa solo il plurale)
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Gli organi interni di un animale (anche di un uomo):
budella, fegato, cuore eccetera
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