TRASPORTI E VIE DI COMUNICAZIONE
La vita degli uomini non può funzionare
senza il trasporto, cioè il movimento delle merci e delle persone da un luogo
all’altro. Il trasporto avviene con mezzi diversi (autoveicoli, treni, navi,
aerei) e grazie alle diverse vie di comunicazione, che sono di 3 tipi:
- terrestri (strade, autostrade,
ferrovie, fiumi navigabili, canali)
- marittime (le rotte percorse da
navi e traghetti nei mari e negli oceani, con i porti come punto di partenza e
di arrivo)
- aeree (le rotte degli
aeroplani, con gli aeroporti come punto di partenza e di arrivo).
LE VIE DI COMUNICAZIONE TERRESTRI
La più diffusa via di
comunicazione terrestre è la strada. Una strada è un’area di uso pubblico a
forma di “nastro”, formata da due o più corsie, riservata ai mezzi di trasporto
su gomma. In base alle diverse caratteristiche ci sono 4 tipi di strade:
- le strade rurali (quelle che ci
sono nelle zone poco abitate in campagna o in montagna)
- le strade urbane (le vie e i
viali di una città grande o piccola)
- le strade extraurbane (fuori dalle
città, ma molto lunghe)
- le autostrade.
Veduta aerea su una città come Vienna con tutte le sue tantissime strade
I primi che hanno costruito
strade in Europa sono stati gli antichi Romani; esse servivano ai Romani per
far muovere i soldati e le merci, durante l’epoca dell’impero romano.
I Romani erano molto bravi a
costruire le strade: le strade principali erano larghe circa 6 metri e nelle vicinanze
delle città erano lastricate, cioè ricoperte da pietre (nell’Italia meridionale
erano soprattutto pietre di lava, un materiale molto duro), per non sporcarsi
di fango e di polvere. Le strade secondarie erano larghe circa 3 metri.
Un tratto della Via Appia, una delle più importanti strade romane: si
vede ancora il lastricato
Quando finì l’impero romano (476
d.C.) le strade andarono un poco alla volta in rovina e a volte non si vedevano
più. Oggi delle strade romane restano soprattutto i ponti in pietra, che sono
tra le opere più grandi della civiltà romana.
Il ponte romano di Mérida (Spagna)
Oggi, come nell’antichità, si
costruisce una strada tenendo conto della morfologia del territorio, cioè di
come è fatto il terreno. Perciò si dice che ci sono due tipi di strade:
- le strade di pianura
- le strade di montagna.
Le strade di pianura in Europa
attraversano soprattutto la campagna dove viene praticata l’agricoltura: spesso
sono lunghe e rettilinee e molte volte hanno degli alberi ai bordi. Ogni tanto
entrano in un centro abitato, dove i semafori regolano il traffico in
corrispondenza degli incroci; negli ultimi anni quasi tutti i Paesi europei al
posto di incroci e semafori costruiscono rotatorie (o rotonde) che rendono il
traffico più comodo. Anche le strade moderne hanno bisogno dei ponti per superare
i fiumi, le ferrovie, le autostrade e altri ostacoli e anche i ponti moderni
sono molte volte delle grandi opere di ingegneria.
Una strada nel sud dell’Inghilterra
Il ponte Storebæltsbroen in Danimarca
Le strade di montagna sono più
difficili perché devono affrontare le salite. Nelle valli a U, col fondovalle
largo e piatto, le strade corrono in basso accanto al torrente. Nelle valli a
V, col fondovalle stretto e ripido, le strade vengono costruite sul fianco
della montagna (a mezza costa) e hanno molte curve. Dove il fianco della
montagna è molto ripido e la pendenza diventa molto forte, le strade salgono a
zig zag con rampe (tratti rettilinei) e tornanti (curve a ferro di cavallo): il
percorso è più lungo, ma questo è l’unico modo per superare il fianco ripido
della montagna.
Strada di montagna in Norvegia
L’autostrada è una strada con caratteristiche
un po’ diverse:
- è riservata al traffico veloce
su gomma (tir, autobus, automobili, motociclette)
- permette di viaggiare per molte
ore ad una forte velocità (ma sempre sotto i 150 hm/h)
- è composta da due carreggiate
separate, una per ogni senso di marcia
- ogni carreggiata ha 2 o più corsie:
le corsie di sinistra sono per il sorpasso dei veicoli, mentre a destra c’è la
corsia per i mezzi di soccorso
- quando l’autostrada incrocia strade
e ferrovie, esse o passano sopra (mediante un cavalcavia) o sotto (mediante un sottopasso)
- in molti Stati le autostrade sono
a pagamento, per questo all’ingresso e all’uscita ci sono delle barriere con un
operatore (= casellante) o delle macchine elettroniche per pagare il prezzo
dell’autostrada (=pedaggio).
Barriera per il pagamento autostradale a Parigi
Per scavalcare gli ostacoli
naturali (come valli, montagne, centri abitati, eccetera) le autostrade (come
le strade e le ferrovie) hanno bisogno di grandi e alti ponti (= viadotti) o di
“buchi” nelle montagne (= gallerie o tunnel): viadotti e tunnel spesso rovinano
il paesaggio.
Autostrade nei Paesi Bassi
La ferrovia è quel sistema di trasporto
che avviene per mezzo del treno, formato da una macchina (la locomotiva),
capace di far muovere una serie più o meno lunga di vagoni agganciati tra di
loro e utilizzati per il trasporto di persone e di merci. Il treno corre su un
binario formato da due rotaie d’acciaio parallele, poste a una distanza fissa
detta scartamento: lo scartamento
“normale” in Europa è di 1435
mm.
Le linee ferroviarie sono di 3
categorie:
1- a binario singolo, per le
linee secondarie che uniscono piccole città vicine;
Un treno su una linea a binario singolo in Bosnia ed Erzegovina
2- a doppio binario, per le linee
che collegano le città più importanti, anche molto lontane. Sono quasi sempre elettrificate,
cioè dotate di un filo continuo a 4 metri di altezza, dove passa la corrente
elettrica a 3.000 volt;
3- ad alta velocità, per le linee
riservate ai supertreni che collegano le città principali in poco tempo, poiché
raggiungono anche i 320 km/h.
Un treno ad alta velocità Talgo 350 (AVE 102) in Spagna, il Paese in
Europa che ha attualmente
il maggior numero di chilometri ferroviari ad alta
velocità
Il treno non può muoversi su
terreno molto in pendenza: né in salita, né in discesa. Per questo le ferrovie
hanno bisogno delle gallerie, ancor più di strade e autostrade.
La costruzione delle ferrovie ha
fortemente modificato il paesaggio, soprattutto in prossimità delle grandi
stazioni, dove c’è bisogno di molto spazio per far passare tanti binari.
Zona attorno a una stazione ferroviaria a Zagabria (Croazia)
Tra le vie di comunicazione
terrestri si considerano anche i fiumi e i canali navigabili, sebbene in realtà
si tratti di vie d’acqua.
Un fiume navigabile è un fiume
lungo centinaia di chilometri, che scorre in un territorio con piccola pendenza
e con portata d’acqua costante (cioè sempre con la stessa quantità d’acqua): in
Europa queste caratteristiche si trovano più facilmente nelle vaste pianure
centro-settentrionali (dalla Francia alla Russia).
Traffico sul fiume Elba ad Amburgo (Germania):
siamo sul vasto estuario
dell’Elba, dove possono navigare anche grandi navi portacontainer
Un canale artificiale è un solco,
scavato per una lunghezza di decine (o centinaia) di chilometri, che viene
riempito con l’acqua di un fiume. È poco pendente, ha una portata d’acqua
regolare, ma è molto costoso e molto più stretto del letto di un fiume.
La chiatta è l’imbarcazione
adatta per trasportare sui fiumi e canali navigabili merci pesanti: legname,
sabbia, carbone, minerali di ferro e simili. Infatti ha uno scafo lungo, per
contenere molte merci, ha un fondo piatto, per galleggiare in acque poco
profonde, ha delle fiancate basse, perché la navigazione avviene in acque
tranquille, senza grandi onde.
Chiatta per il trasporto di carbone sul Danubio a Vienna
A volte nei fiumi europei è stato
necessario costruire delle dighe per regolare la pendenza dei fiumi, costruendo
come tanti “pezzi di fiume” alla stessa altezza. Le chiatte e le barche per
passare da un pezzo più alto a uno più basso (o viceversa) hanno bisogno di
grandi ascensori che si chiamano conche e che, fatte riempire di acqua,
sollevano (o abbassano) le barche. Per superare forti dislivelli si usano molte
conche consecutive.
Nell’immagine seguenti puoi
vedere come funziona una conca:
Conche sul fiume Neckar (Germania)
VIE DI COMUNICAZIONE MARITTIME
Le vie di comunicazione marittime
utilizzano il mare, gli oceani e i canali artificiali marittimi, come quello di
Corinto in Grecia, quello di Kiel in Germania, quello di Suez tra Mediterraneo
e Mar Rosso e tanti altri.
Due imbarcazioni sul Canale di Kiel (Germania)
Il punto di partenza e di arrivo
di una imbarcazione è il porto; esso è un tratto di mare protetto, in cui le
navi possono sostare e compiere con facilità le operazioni di carico e scarico
delle merci e di imbarco e sbarco delle persone. Un porto è formato da due tipi
di strutture:
- le opere portuali esterne, cioè
le dighe, che chiudono in parte uno spazio chiamato bacino e rendono meno forti
le onde
- le opere portuali interne, cioè
banchine o moli, dove le navi si avvicinano alla costa per le operazioni di
carico e scarico.
Nella seguente immagine puoi
vedere come è fatto un porto:
Nei porti commerciali si caricano
e scaricano le merci, nei porti per passeggeri le persone e a volte le loro
automobili. Un caso un po’ particolare è quello delle navi da crociera, che a
volte entrano in acque poco adatte alle grandi navi, come avviene per esempio
nel bacino di San Marco a Venezia.
Una nave da crociera entra a Venezia
VIE DI COMUNICAZIONE AEREE
Le vie di comunicazione aeree
utilizzano il cielo: il punto di partenza e di arrivo si chiama aeroporto, ed è
una grande area pianeggiante attrezzata con 3 tipi di strutture:
- le piste di volo: esse servono
per il decollo e l’atterraggio degli aerei e sono lunghe da 1 chilometro fino a 2 chilometri circa, in
base alla dimensione dei velivoli. Le piste di volo hanno una pavimentazione molto
robusta, perché deve resistere al peso e alle sollecitazioni trasmesse dalle
ruote degli aerei. Accanto ad esse ci sono le piste di rullaggio (dove gli
aerei si spostano lentamente, sulle ruote, verso il luogo stabilito per il
decollo) e i piazzali di sosta (dove gli aerei si fermano per le operazioni di
carico e scarico). Tutte queste azioni sono regolate via radio dalla torre di
controllo;
Un aereo su una pista di volo
- i fabbricati: ce ne sono di
vario tipo, in base alle diverse funzioni. L’aerostazione per le operazioni di
imbarco e sbarco dei passeggeri, gli hangar (o aviorimesse) per la manutenzione
e la revisione degli aerei, le zone tecniche per i carburanti, i mezzi antincendio,
eccetera;
- i parcheggi esterni: essi sono
di solito molto ampi e sono collegati a una rete stradale e ferroviaria tanto
più fitta, quanto maggiore è la città o la regione che si serve dell’aeroporto.
Gli aeroporti utilizzano grandi
spazi di terreno per le piste, i fabbricati, i parcheggi eccetera: sono dunque
elementi che modificano molto il paesaggio.
L’aeroporto di Oslo (Norvegia)
SCHEDE SEMPLIFICATE (per alunni
NAI):
Trasporto significa spostamento
di persone e cose da un posto a un altro: per esempio
da Milano a Roma:
oppure da casa a scuola:
Il trasporto passa sulle vie di
comunicazione.
Ci sono 3 tipi di vie di
comunicazione:
1- vie di comunicazione terrestri
(cioè sulla terra, ma anche sui fiumi e canali):
2- vie di comunicazione marittime
(cioè sul mare):
3- vie di comunicazione aeree
(cioè nell’aria):
I mezzi di trasporto:
Ci sono due tipi di strade:
Sistemi per superare un ostacolo:
Come è fatta un’autostrada:
Inoltre in molti Stati per usare le
autostrade bisogna pagare: all’ingresso e all’uscita di un’autostrada ci sono i
caselli per pagare il prezzo dell’autostrada (cioè il pedaggio).
Barriera per il pagamento autostradale a Parigi
Le ferrovie sono di 3 tipi:
Le navi e le barche partono da un
porto e arrivano a un altro porto. Ecco come è fatto un porto:
Com’è fatto un aeroporto:
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