GLI INSEDIAMENTI E LE CITTÀ
Nel 2009 la popolazione che vive
in città nel mondo ha superato quella che vive in campagna; in questa lezione
studiamo le diverse forme di insediamento umano e in particolare le città.
Esistono due tipi di insediamenti
umani: quelli temporanei e quelli permanenti.
Insediamenti temporanei significa
che vengono usati per un tempo limitato: sono caratteristici delle popolazioni
nomadi o seminomadi che si spostano da una regione all’altra e per un certo
periodo abitano in case facili da costruire e smontare, come le tende. In
Europa il nomadismo è praticato da poche persone, per esempio i Rom, che vivono
per lo più in centri appositi molto spesso fatti di baracche o case cadenti.
Un insediamento rom vicino a Poprad, in Slovacchia
Insediamenti permanenti significa
che sono abitati per sempre o per periodi molto lunghi. Essi sono di due tipi
principali: sparsi o accentrati.
Gli insediamenti sparsi sono case
isolate e distribuite sul territorio; sono diffusi soprattutto nelle zone
rurali, per questo, spesso, si tratta di case abitate da persone che lavorano
nell’agricoltura. Una volta la casa dei contadini era formata dall’edificio
usato per l’abitazione, da quello per gli animali (stalla e fienile) e da
quello per le macchine e gli attrezzi; questi edifici sorgevano attorno a
un’aia, cioè un cortile centrale, dove erano lasciati liberi i cosiddetti “animali
da cortile”, cioè galline, anatre, oche, tacchini eccetera. Oggi gli
agricoltori non allevano più il bestiame (tranne in qualche area dell’Europa
orientale) e la stalla e il fienile sono diventati depositi o garage per le
automobili; l’aia si è trasformata in spazio per i giochi dei bambini o in
giardino. Accanto alla casa rurale si trova ancora, abbastanza spesso, uno
spazio utilizzato come orto per la coltivazione di legumi da consumare in
famiglia.
Una casa contadina nel Brabante Settentrionale (Paesi Bassi)
A volte le case sparse in
campagna sono abitate da persone che lavorano in città durante il giorno, ma la
sera vogliono stare tranquille in un luogo silenzioso. Per questo le loro case
sono molto simili a quelle di città, oppure sono delle vecchie case contadine
ristrutturate e trasformate in case moderne.
Casa di campagna nelle Marche (Italia)
Gli insediamenti accentrati possono
essere formati da un numero molto diverso di abitazioni: un gruppo di poche
case forma un casale o una borgata, un gruppo di tante case forma un centro
abitato: se gli abitanti sono meno di mille abbiamo un villaggio, se gli
abitanti sono da mille a 15.000 abbiamo un paese, se sono più di 15-20.000
abbiamo una città (ma questi numeri sono un po’ variabili e comunque c’è una
bella differenza tra una piccola città e una grande città).
Un centro abitato viene costruito
in un posto favorevole, per esempio dove c’è un fiume che permette di avere
acqua, o dove c’è una campagna che si può coltivare, o dove la pianura permette
facilmente di spostarsi, o dove c’è una collina che può permettere di
difendersi da attacchi nemici.
La scelta del sito (cioè del
luogo in cui costruire il centro abitato) ne determina la forma: ad esempio
possiamo avere un villaggio lineare che si è sviluppato lungo una strada o un
corso d’acqua, oppure un villaggio accentrato sorto attorno a un castello, o a
una cerchia di mura, o all’ansa di un fiume, oppure un centro che ha assunto
una forma irregolare del tutto casuale.
Il paesino di Loket (Repubblica Ceca) ha una forma circolare poiché è
quasi completamente circondato dal fiume Eger
Rispetto al villaggio e al paese,
la città non solo ha più abitanti ed edifici, ma anche permette agli abitanti
di svolgere alcune funzioni molto importanti:
- la funzione residenziale, cioè
quella di avere una casa vicino ad altre persone
- la funzione economica, cioè
avere una casa vicino al luogo dove si lavora e vicino ai negozi e ai servizi
(trasporti, banche, uffici, ospedali, scuole, eccetera) che sono necessari per
la vita di tutti i giorni
- la funzione
politico-amministrativa, cioè avere tutti gli edifici che servono alle persone
che governano un territorio, come il Municipio, il tribunale, la Prefettura, il
Parlamento e così via.
Il complesso di edifici che formano il Parlamento austriaco a Vienna
Tutte le città sono formate da
due parti principali: il centro e la periferia. Queste due parti, soprattutto
nelle città più grandi, possono essere suddivise in aree chiamate quartieri o zone.
Il centro della città è la parte
più frequentata, verso la quale si dirige il maggior flusso di persone, di
mezzi e di merci, e dove si possono trovare numerosi negozi e uffici. Spesso il
centro corrisponde alla parte più antica della città, per questo viene chiamato
centro storico (old town in lingua inglese).
Centro storico di Cracovia (Polonia): nel centro storico ci sono di
solito i monumenti principali e la piazza più grande della città
Nel centro storico delle città
europee possiamo trovare antichi templi o teatri greci, se la città è di
origine greca; oppure un anfiteatro, un arco trionfale, una porta nella mura se
è di origine romana; oppure un castello, una cattedrale, un palazzo comunale se
è di origine medievale; oppure grandi palazzi, ampi viali e grosse mura con
bastioni se è di origine rinascimentale.
Ferrara (Italia) ha vaste zone di originale rinascimentale,
come questa
accanto al Palazzo dei Diamanti
Molte città europee hanno subito
pesanti bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale e sono state per
questo ricostruite al termine del conflitto; la ricostruzione è avvenuta rispettando
le forme originarie dei monumenti storici, oppure in forme completamente nuove
per altri edifici, come ad esempio le stazioni ferroviarie. Nella prossima
immagine vedi un caso particolare, quello di una chiesa di Berlino che è stata
lasciata come l’ha ridotta il bombardamento, ma vicino è stata costruita
un’altra chiesa di forma moderna e molto diversa.
La Gedächtniskirche
di Berlino
Uscendo dal centro si procede
verso la periferia, che può essere più o meno estesa a seconda dello sviluppo
della città: mano a mano che ci si allontana dal centro storico i quartieri si
fanno più moderni e specializzati, con zone industriali e artigianali con tante
fabbriche, oppure con zone commerciali ricche di grandi ipermercati e centri
commerciali, oppure ancora con zone di uffici vari.
Il distretto di La Défense a Parigi è un insieme di grattacieli adibiti
a uffici, centri commerciali e appartamenti; si trova a ovest di Parigi, fuori
dal suo comune, ma è parte integrante della capitale francese, raggiungibile in
un tempo accettabile mediante la metropolitana
Quando una città supera il
milione di abitanti siamo in presenza di una metropoli. Una metropoli può
ingrandirsi e unirsi ad altri centri più piccoli, formando una conurbazione con
molti milioni di abitanti.
In Europa quasi 40 città superano
il milione di abitanti; ecco quali sono:
Città (Nazione)
|
Abitanti
|
|
1
|
Istanbul (Turchia)
|
13.854.740
|
2
|
Mosca (Russia)
|
12.197.000
|
3
|
Londra (Regno Unito)
|
8.615.000
|
4
|
San Pietroburgo (Russia)
|
5.197.000
|
5
|
Berlino (Germania)
|
3.562.000
|
6
|
Madrid (Spagna)
|
3.165.000
|
7
|
Roma (Italia)
|
2.872.000
|
8
|
Kiev (Ucraina)
|
2.619.000
|
9
|
Parigi (Francia)
|
2.274.000
|
10
|
Minsk (Bielorussia)
|
1.921.000
|
11
|
Barcellona (Spagna)
|
1.814.000
|
12
|
Bucarest (Romania)
|
1.803.000
|
13
|
Vienna (Austria)
|
1.793.000
|
14
|
Amburgo (Germania)
|
1.789.000
|
15
|
Budapest (Ungheria)
|
1.735.000
|
16
|
Varsavia (Polonia)
|
1.726.000
|
17
|
Belgrado (Serbia)
|
1.659.000
|
18
|
Novosibirsk (Russia)
|
1.523.000
|
19
|
Monaco di Baviera
(Germania)
|
1.498.000
|
20
|
Charkiv (Ucraina)
|
1.494.000
|
21
|
Ekaterinburg (Russia)
|
1.412.000
|
22
|
Nižnij
Novgorod (Russia)
|
1.358.000
|
23
|
Milano
(Italia)
|
1.337.000
|
24
|
Sofia (Bulgaria)
|
1.270.000
|
25
|
Praga (Repubblica Ceca)
|
1.243.000
|
26
|
Kazan’
(Russia)
|
1.205.000
|
27
|
Bruxelles
(Belgio)
|
1.168.000
|
28
|
Čeljabinsk
(Russia)
|
1.156.000
|
29
|
Samara (Russia)
|
1.135.000
|
30
|
Omsk (Russia)
|
1.131.000
|
31
|
Rostov
sul Don (Russia)
|
1.115.000
|
32
|
Ufa
(Russia)
|
1.096.000
|
33
|
Birmingham
(Regno Unito)
|
1.074.000
|
34
|
Colonia
(Germania)
|
1.057.000
|
35
|
Perm’
(Russia)
|
1.036.000
|
36
|
Volgograd
(Russia)
|
1.017.000
|
37
|
Odessa
(Ucraina)
|
1.003.000
|
In Europa esistono 7 grandi
conurbazioni: quella di Istanbul, quella di Parigi, quella di Londra, quella di
Mosca, quella di San Pietroburgo, quella nei Paesi Bassi che comprende le città di Amsterdam, Rotterdam, L’Aia,
Utrecht e Leida e quella della Ruhr, in Germania, che comprende le città di Dortmund,
Essen, Duisburg, Düsseldorf, Colonia e Bonn.
Veduta sul bacino
della Ruhr, in direzione di Duisburg (Germania)
La rapida crescita delle città ha
creato molti problemi, soprattutto nell’Europa meridionale, dove i governanti non
hanno preso per tempo le necessarie misure contro il sovraffollamento, il
traffico, l’inquinamento, la mancanza di servizi e di spazi verdi. Nelle città
dell’Europa centro-settentrionale, invece, queste misure sono state prese e
questi problemi sono quasi assenti.
Traffico in una via di Atene (Grecia) vicino al palazzo del Parlamento
Lo Slottsparken di Oslo (Norvegia): tutte le città dell’Europa
centro-settentrionale
sono dotate di ampi e curatissimi giardini pubblici
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