domenica 10 marzo 2013

175 - La pronuncia delle lettere straniere

LA PRONUNCIA DELLE 5 LETTERE STRANIERE J, K, W, X, Y

Queste 5 lettere sono dette straniere, perché non esistono in parole di stretta origine italiana. In realtà la loro storia è un po’ più complessa.
La lettera J (detta “i lunga”) fu introdotta nella lingua italiana dal letterato Gian Giorgio Trissino nel secolo XVI, per indicare una i seguita da vocale (per esempio: jeri), oppure per indicare una i iniziale di sillaba all’interno di una parola (per esempio: fornajo). Oggi è rimasta in alcuni nomi e cognomi (Jacopo, Jolanda, Pajetta), nei quali è pronunciata come una i, ed è presente in molte parole straniere, nelle quali la pronuncia varia a seconda della lingua: per esempio nel francese je, nell’inglese Jones (o nell’italiano-inglesizzato Jovanotti).
La lettera K (“cappa”) apparteneva all’alfabeto greco, passò a quello latino (ma raramente) e non venne più usata dal 250 a.C.. Nel Medioevo venne di nuovo usata per indicare il suono duro di C o di CH. In seguito è passata in alcuni alfabeti stranieri moderni.
Si usa nelle abbreviazioni di chilogrammo (kg) e di chilometro (km) e nel simbolo chimico del potassio (K); si usa in parole straniere passate nella lingua italiana (dekstop, kaiser, rock ecc…)
La lettera W (“vu doppia”) è una consonante di alcuni alfabeti stranieri e viene pronunciata v nella lingua tedesca e u in quella inglese. In italiano viene usata nel simbolo W (= viva, evviva) e nelle parole straniere entrate nella lingua italiana (weekend, Wagner, download, ecc…).
La lettera X (“ics”) è una consonante greca e latina passata in alcune lingue moderne con una pronuncia corrispondente a ss o a cs; viene usata in parole di origine greca (per esempio: xilofono, xenofobia…) o latina (per esempio: ex, excursus…) e nelle parole straniere passate nel vocabolario italiano (taxi, box, next…).
La lettera Y (“ypsilon”) è una vocale greca, passata nel latino per trascrivere le parole greche, e dal latino è passata nell’alfabeto francese e di altre lingue moderne; è usata come una semplice i in alcune parole straniere italianizzate (iarda, iuta) e permane in quelle di origine straniera (yacht, yankee, YouTube).

Ascolta queste canzoni, nel cui testo ci sono parole con le lettere straniere J, K, W, X, Y:


ADRIANO CELENTANO: IL TUO BACIO È COME UN ROCK (1962)

Il tuo bacio è come un rock,
che ti morde col suo
swing.
È assai facile al
knock-out,
che ti fulmina sul ring.
Fa l'effetto di uno choc,
e perciò canto così:
"Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh
il tuo bacio è come un
rock!"
I tuoi baci non son semplici baci,
uno solo ne vale almeno tre,
ed è per questo bambina tu mi piaci,
e dico "Ba-ba-baciami così!"
Il tuo bacio è come un rock,
che ti morde col suo swing.
E' assai facile al knock-out,
che ti fulmina sul ring.
Fa l'effetto di uno choc,
e perciò canto così:
"Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh
il tuo bacio è come un rock!"

I tuoi baci non son semplici baci,
uno solo ne vale almeno tre,
ed è per questo bambina tu mi piaci,
e dico "Ba-ba-baciami così!"

Il tuo bacio è come un rock,
che ti morde col suo swing.
E' assai facile al knock-out,
che ti fulmina sul ring.
Fa l'effetto di uno choc,
e perciò canto così:
"Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh,
Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh,
Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh
il tuo bacio è come un rock!"

Link per ascoltare la canzone:


FRANCO BATTIATO: CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE (1981)

Una vecchia bretone con un cappello
e un ombrello di carta di riso e canna di bambù.
Capitani coraggiosi,
furbi contrabbandieri macedoni.
Gesuiti euclidei
vestiti come dei bonzi per entrare a corte degli imperatori
della dinastia dei Ming.

Cerco un centro di gravità permanente
che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose sulla gente
avrei bisogno di...

Cerco un centro ecc.
Over and over again.

Per le strade di Pechino erano giorni di maggio,
tra noi si scherzava a raccogliere ortiche.
Non sopporto i cori russi,
la musica finto rock la new wave italiana il free jazz punk inglese.
Neanche la nera africana.

Cerco un centro ecc.
avrei bisogno di...

Cerco un centro ecc.

Over and over again
you are a woman in love baby come into my life
baby i need your love
i want your love
over and over again.

Link per ascoltare la canzone:


JOVANOTTI: COME PARLI L’ITALIANO (2008)

I am the master of ceremony
old school ministry funky testimony
latin jazzy dj funky grandmaster
music ambassador of italian (sound blaster)
I am generous like generous is the sound of my band
united we play united we stand
i speak english like a new york city taxi driver
tell me where you wanna go then i take you higher
i am lorenzo aka jo va not ti
i'm grooving like james brown i sing like pavarotti
i mix romantic flavour of a tipical italian melody
with the urban hip hop sound of global technology
like the profet i got vision i got messages for you
this town is going to burn if you don't get into the groove
i snitch and i snatch but i don't know what does it mean
my baby
move your head to the beat never say maybe
life's gonna get you to be or not to be
my blood's got salt of the mediterranean sea
good to make tears good to make sweat
god bless you all and day we met
let me hear how you speak english everybody say oooohhhh
fammi sentire come parli l'italiano dimmi ooohhh
quiero escuchar como tu hablas espanol dime oooohh
like dante i was flavour and i was born near the pope
but i grew up just listening the sound of hip hop
i am a funky funky freak and you can't steal to a bandit
i give you my money baby so you can spend it
and the more you give it away the more i get rich
i got a golden tongue a million dollar speech
my english is bad but my sound is perfect
for this everybody's giving me their respect
i am the midnight train i am the genius of love
i can materialize dreams taking it from above
and also from down under where the sun doesn't shine
my sound is so good ike a super tuscan wine
and everybody go crazy to the beat of drums
from paris to london from tokio to amsterdam
i am the grandmaster of italian scene
sometimes i feel like a creation of a fellini's dream
let me hear how you speak english everybody say oooohhhh
fammi sentire come parli l'italiano dimmi ooohhh
quiero escuchar como tu hablas espanol dime oooohh
babylon babylon babylon by mouse
everybody go crazy when i am rocking the house
yo soy el matador del ritmo me llamano el ritmero
mi sonido es bueno sensual y verdadero
tengo el mundo en mi mano y el mundo es caliente
si tu quieres prenderlo te lo dejo a si tu siente
soy del mar mediterraneo cada ritmo es familiar
el sur y el norte istanbul y gibraltar
me siento rico de carino y pobre de tristeza
cuando el ritmo del hip hop gobierna mi cabeza
puedo viajar por una vida y no me parp amigo
no escuchar lo que digo ma mira lo que hago
life's gonna get you to be or not to be
my blood's got salt of the mediterranean sea
good to make tears good to make sweat
god bless you all and day we met
let me hear how you speak english everybody say oooohhhh

Link per ascoltare questa canzone:
http://youtu.be/NfnfdN6CI2A

giovedì 28 febbraio 2013

174 - La pronuncia della Q

LA PRONUNCIA DELLA LETTERA Q

La lettera Q si usa seguita dalla vocale U, a sua volta seguita dalle altre vocali; si pronuncia come se fosse un unico suono QU: quaderno, questo, quindici, quota.
Come già detto, l’unica parola italiana con doppia Q è soqquadro. In realtà il raddoppiamento della Q avviene nel gruppo CQ, che si legge come due C: acqua, nacque, acquirente.

Ascolta queste canzoni: nel testo sono evidenziate in rosso tutte le parole con la lettera Q:


TONY RENIS: QUANDO QUANDO QUANDO (1962)

Dimmi quando tu verrai,
dimmi
quando... quando... quando...
l'anno, il giorno e l'ora in cui
forse tu mi bacerai...

Ogni istante attenderò,
fino a
quando... quando... quando...
d'improvviso ti vedrò
sorridente accanto a me!

Se vuoi dirmi di sì,
devi dirlo perché
non ha senso per me
la mia vita senza te...

Dimmi
quando tu verrai,
dimmi
quando... quando... quando...
e baciandomi dirai:
“Non ci lasceremo mai!”

Se vuoi dirmi di sì,
devi dirlo perché
non ha senso per me
la mia vita senza te...

Dimmi
quando tu verrai,
dimmi
quando... quando... quando...
e baciandomi dirai:
“Non ci lasceremo mai”

Link per ascoltare questa canzone:


LUCIO BATTISTI: ACQUA AZZURRA, ACQUA CHIARA (1970)

Ogni notte ritornar
per cercarla in qualche bar,
domandare “ciao che fai?”
e poi uscire insieme a lei.
Ma da quando ci sei tu
tutto questo non c'è più.
Acqua azzurra, acqua chiara
con le mani posso finalmente bere.
Nei tuoi occhi innocenti
posso ancora ritrovare
il profumo di un amore puro,
puro come il tuo amor.

Ti telefono se vuoi,
non so ancora se c'è lui ...
accidenti che farò?
Quattro amici troverò.
Ma da quando ci sei tu
tutto questo non c'è più.
Acqua azzurra, acqua chiara
con le mani posso finalmente bere.
Nei tuoi occhi innocenti
posso ancora ritrovare
il profumo di un amore puro,
puro come il tuo amor.
Da quando ci sei tu
tutto questo non c'è più.
Acqua azzurra, acqua chiara
con le mani posso finalmente bere...

Son le quattro e mezza ormai,
non ho voglia di dormir
a quest'ora, cosa vuoi,
mi va bene pure lei.
Ma da quando ci sei tu
tutto questo non c'è più.
Acqua azzurra, acqua chiara
con le mani posso finalmente bere.
Acqua azzurra, acqua chiara…
Nei tuoi occhi innocenti....

Link per ascoltare questa canzone:

martedì 26 febbraio 2013

173 - La pronuncia delle lettere doppie

LA PRONUNCIA DELLE LETTERE DOPPIE

Tutte le consonanti (tranne H) possono produrre raddoppiamento (il termine tecnico è GEMINAZIONE): in questo caso la pronuncia deve essere rafforzata: babbo, mucca, raddoppio, caffè, leggere, eccetera.
La lettera Q raddoppia solo nella parola SOQQUADRO.
A volte il raddoppiamento di una consonante provoca il cambiamento del significato di una parola:
pala-palla, sete-sette, coro-corro, note-notte, eccetera.
Ascolta queste canzoni: nel testo sono evidenziate in rosso tutte le parole con lettere doppie:


JOVANOTTI: BELLA (1997)

E gira gira il mondo e gira il mondo e giro te
mi guardi e non rispondo perché risposta non c'è
nelle parole:
bella come una mattina
d'acqua cristallina
come una finestra che mi illumina il cuscino
calda come il pane ombra sotto un pino
mentre t'allontani stai con me forever.
Lavoro tutto il giorno e tutto il giorno penso a te
e quando il pane sforno lo tengo al caldo per te ...
Chiara come un ABC
come un lunedì
di vacanza dopo un anno di lavoro
bella forte come un fiore
dolce di dolore
bella come il vento che t'ha fatto bella amore
gioia primitiva di saperti viva
vita piena giorni e ore batticuore
pura dolce mariposa
nuda come sposa
mentre t'allontani stai con me forever.

Bella come una mattina
d'acqua cristallina
come una finestra che mi illumina il cuscino
calda come il pane ombra sotto un pino
come un passaporto con la foto di un bambino
bella come un tondo
grande come il mondo
calda di scirocco e fresca come tramontana
tu come la fortuna tu così opportuna
mentre t'allontani stai con me forever.
Bella come un'armonia
come l'allegria
come la mia nonna in una foto da ragazza
come una poesia
o madonna mia
come la realtà che incontra la mia fantasia.
Bella!

Link per ascoltare questa canzone:


FABRIZIO DE ANDRÈ: LA CANZONE DI MARINELLA (1968)

Questa di Marinella è la storia vera
che scivolò nel fiume a primavera
ma il vento che la vide così
bella
dal fiume la portò sopra una
stella

Sola senza il ricordo di un dolore
vivevi senza il sogno di un amore
ma un re senza corona e senza scorta
bussò tre volte un giorno alla sua porta

Bianco come la luna il suo
cappello
come l'amore
rosso il suo mantello
tu lo seguisti senza una ragione
come un
ragazzo segue l’aquilone

E c'era il sole e avevi gli
occhi belli
lui ti baciò le
labbra ed i capelli
c'era la luna e avevi gli
occhi stanchi
lui pose la mano sui tuoi fianchi

Furono baci e furono
sorrisi
poi furono soltanto i fiordalisi
che videro con gli
occhi delle stelle
fremere al vento e ai baci la tua
pelle

Dicono poi che mentre ritornavi
nel fiume
chissà come scivolavi
e lui che non ti
volle creder morta bussò cent'anni ancora alla tua porta

Questa è la tua canzone
Marinella
che sei volata in cielo su una
stella
e come
tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno, come le rose

E come
tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno come le rose

Link per ascoltare questa canzone:


FRANCESCO DE GREGORI: LA DONNA CANNONE (1983)

Butterò questo mio enorme cuore tra le stelle un giorno,
giuro che lo farò,
e oltre l'azzurro della tenda nell'azzurro io volerò.
Quando la donna cannone
d'oro e d'argento diventerà,
senza passare dalla stazione
l'ultimo treno prenderà.

E in faccia ai maligni e ai superbi il mio nome scintillerà,
dalle porte della notte il giorno si bloccherà,
un applauso del pubblico pagante lo sottolineerà
e dalla bocca del cannone una canzone suonerà.

E con le mani amore, per le mani ti prenderò
e senza dire parole nel mio cuore ti porterò
e non avrò paura se non sarò bella come dici tu
ma voleremo in cielo in carne ed ossa,
non torneremo più...
na na na na na

e senza fame e senza sete
e senza ali e senza rete voleremo via.

Così la donna cannone,
quell'enorme mistero volò
tutta sola verso un cielo nero nero s'incamminò.
Tutti chiusero gli occhi nell'attimo esatto in cui sparì,
altri giurarono e spergiurarono che non erano mai stati lì.

E con le mani amore, con le mani ti prenderò
e senza dire parole nel mio cuore ti porterò
e non avrò paura se non sarò bella come vuoi tu
ma voleremo in cielo in carne ed ossa,
non torneremo più...
na na na na na

E senza fame e senza sete
e senza ali e senza rete voleremo via...

Link per ascoltare questa canzone:
http://youtu.be/_UnKBLG_VUk

A PROPOSITO DI PAROLE CON LETTERE DOPPIE!
Fai questo esercizio:

ATTENTO ALLE LETTERE DOPPIE

ESERCIZIO: Cancella, dopo aver guardato nel dizionario, la parola sbagliata (come nell’esempio):

 

APE



GOMA

GOMMA

BECO

BECCO

FARFALA

FARFALLA

DITO

DITTO

PAPÀ

PAPPÀ

GALO

GALLO

CORO

CORRO

CARO

CARRO

RAMO

RAMMO

COLO

COLLO

NOTE

NOTTE

NOTE

NOTTE

LETO

LETTO
 

POLO

POLLO

POLO

POLLO

SETE

SETTE

SETE

SETTE

FREDO

FREDDO

PALA

PALLA

PALA

PALLA


mercoledì 20 febbraio 2013

172 - La pronuncia di SC

LA PRONUNCIA DELLE 2 CONSONANTI SC VICINE

Le 2 consonanti SC vicine acquistano un suono particolare e unico, quando sono seguite da E, I: scelta, scemo, scivolo, cuscino.
Conservano 2 suoni distinti, quando
- sono seguite da A, O, U: scatola, scomodo, scudo
- sono seguite da HI, HE: scherzo, schifo

Ascolta queste canzoni: nel testo sono evidenziate in rosso tutte le parole con SC.


LUCIO DALLA: CARUSO (1986)

Qui dove il mare luccica
e tira forte il vento
su una vecchia terrazza davanti al golfo di Sorrento
un uomo abbraccia una ragazza
dopo che aveva pianto
poi si schiarisce la voce e ricomincia il canto
Te voglio bene assai
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai
che scioglie il sangue dint' e' vene sai.

Vide le luci in mezzo al mare
pensò alle notti là in America
ma erano solo le lampare
e la bianca scia di un'elica
sentì il dolore nella musica
si alzò dal pianoforte
ma quando vide la luna uscire da una nuvola
gli sembrò più dolce anche la morte
Guardò negli occhi la ragazza
quegli occhi verdi come il mare
poi all'improvviso uscì una lacrima
e lui credette di affogare
Te voglio bene assai
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai
e scioglie il sangue dint'e vene sai.

Potenza della lirica
dove ogni dramma è un falso
che con un po' di trucco e con la mimica
puoi diventare un altro
Ma due occhi che ti guardano
così vicini e veri
ti fan scordare le parole
confondono i pensieri.
Così diventò tutto piccolo
anche le notti là in America
ti volti e vedi la tua vita
come la scia di un'elica
Ah sì, è la vita che finisce
ma lui non ci pensò poi tanto
anzi si sentiva già felice
e ricominciò il suo canto
Te voglio bene assai
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai
che scioglie il sangue dint'e vene sai



VINICIO CAPOSSELA: …E ALLORA MAMBO! (1991)

Eccoci qua
noi suoniamo e voi state di là
noi sudiamo e voi bevete già
noi soffriamo e voi ridete ma
anche lei quella sera
rideva e sembrava sincera
aveva tacchi, spilli, orecchi
anelli, amici e tricchi tracchi
mi guardava sicura
e io a vedermi mettevo paura
ma lei mi dice in un orecchio
vieni andiamo giù a ballar

e allora mambo
mambo sudando
attento al tempo
se no m'inciampo
struscia 'a coscia contr'a coscia
striscia che pare una biscia
bacia il collo con audacia
struscia l'ascia dove non cuoce il sol

e dopo noi
barcollando usciamo un taxi e poi
a casa mia la notte è breve e lei
dice stanotte non possiamo ma
domani ti regalo
la felicità che non si può cambiare
che batte nella testa e non ti fa soffrire
la coscia che ti do serve ad amare
e il piede contro il tuo
lo uso per ballare

e allora mambo
mambo sudando
attento al tempo
se no m'inciampo
struscia 'a coscia contr'a coscia
striscia che pare una biscia
bacia il collo con audacia
struscia l'ascia dove non cuoce il sol
e allora mambo
mambo sbariando
io sto sudando
spingendo il gambo...
 

lunedì 18 febbraio 2013

171 - La pronuncia di GN

LA PRONUNCIA DELLE 2 CONSONANTI GN VICINE

Le 2 consonanti GN vicine acquistano un suono particolare e unico, qualunque sia la vocale che segue: compagna, fogne, pugni, bagno, gnu.
Conservano 2 suoni distinti solo in parole straniere, come Wagner, Gnosso, gneiss.

Ascolta queste canzoni: nel testo sono evidenziate in rosso tutte le parole con GN.

GIORGIO CONTE: GNÈ GNÈ (2003)

Io mi aspettavo, sai, da te
Una risposta "comme il faut"
E invece niente, invece, no
Un pugno in faccia era meglio, lo so
Io mi aspettavo, sai, da te
Qualcosa in più, qualcosa che
Non fosse una banalità
Non fosse il solito scontato "bla bla"
Ti faccio i complimenti e
Ti lascio con i tuoi "gnè gnè"

Gnè gnè gnè gnè….

Avevi tutto per piacer
Gambe sottili, un bel seder!
Occhioni azzurri, quasi blu
Un seno enorme, un viso d'angelo, tu
In ogni ambiente, un figuron
Sorrisi e invidie a profusion
“Ma che fortuna quello lì
Portarsi a letto una stangona così ...”
Ma la conversazione, ahimé!
Si riduceva a dei "gnè gnè"

Gnè gnè gnè gnè….

Ti ho poi rivista alla TV
Dieci anni dopo, forse di più
Un calendario e sopra tu
Solite pose, un cliché déjà vu
“Ci dica, che progetti ha?
Posare nuda, ma perché?
È stato imbarazzante o no?
All'orizzonte un fidanzato ora c'è?”
Una studiata pausa e...
Lo hai seppellito di "gnè gnè"

Gnè gnè gnè gnè….

Link per ascoltare la canzone:
http://youtu.be/30FOFFZHH48
 
ROBERTO VECCHIONI: SOGNA, RAGAZZO SOGNA (1999)

E ti diranno parole rosse come il sangue,
nere come la notte;
ma non è vero, ragazzo,
che la ragione sta sempre col più forte
io conosco poeti
che spostano i fiumi con il pensiero,
e naviganti infiniti
che sanno parlare con il cielo.
Chiudi gli occhi, ragazzo,
e credi solo a quel che vedi dentro
stringi i pugni, ragazzo,
non lasciargliela vinta neanche un momento
copri l'amore, ragazzo,
ma non nasconderlo sotto il mantello:
a volte passa qualcuno,
a volte c'è qualcuno che deve vederlo.

Sogna, ragazzo sogna
quando sale il vento
nelle vie del cuore,
quando un uomo vive
per le sue parole
o non vive più;
sogna, ragazzo sogna,
non lasciarlo solo contro questo mondo
non lasciarlo andare sogna fino in fondo,
fallo pure te…
Sogna, ragazzo sogna
quando cade il vento ma non è finita
quando muore un uomo per la stessa vita
che sognavi tu
Sogna, ragazzo sogna
non cambiare un verso della tua canzone,
non lasciare un treno fermo alla stazione,
non fermarti tu...

Lasciali dire che al mondo
quelli come te perderanno sempre
perché hai già vinto, lo giuro,
e non ti possono fare più niente
passa ogni tanto la mano
su un viso di donna, passaci le dita
nessun regno è più grande
di questa piccola cosa che è la vita

E la vita è così forte
che attraversa i muri per farsi vedere
la vita è così vera
che sembra impossibile doverla lasciare
la vita è così grande
che quando sarai sul punto di morire,
pianterai un ulivo,
convinto ancora di vederlo fiorire

Sogna, ragazzo sogna,
quando lei si volta,
quando lei non torna,
quando il solo passo
che fermava il cuore
non lo senti più.
Sogna, ragazzo, sogna,
passeranno i giorni,
passerà l'amore,
passeran le notti,
finirà il dolore,
sarai sempre tu...

Sogna, ragazzo sogna,
piccolo ragazzo
nella mia memoria,
tante volte tanti
dentro questa storia:
non vi conto più;
sogna, ragazzo, sogna,
ti ho lasciato un foglio
sulla scrivania,
manca solo un verso
a quella poesia,
puoi finirla tu.

Link per ascoltare la canzone: