giovedì 10 maggio 2018

228 Roma antica


LE ORIGINI E LA MONARCHIA

Tra i popoli che vivevano in Italia nel I millennio a.C. vi erano i Latini: essi vivevano nella regione che oggi si chiama Lazio.


I Latini fondarono Roma: all’inizio era solo un villaggio sulle rive del fiume Tevere, in una posizione dove era importante il commercio di sale nella regione; grazie a questo, Roma si sviluppò fino a diventare nel VII secolo a.C. una città.

Un’immagine di Roma oggi con il fiume Tevere

Nei primi secoli della sua storia (dal 753 al 509 a.C.) Roma fu una monarchia, cioè uno Stato comandato da un re (che faceva parte delle famiglie più ricche di terre); il re governava assieme a un’assemblea (detta Senato) formata dagli uomini delle famiglie più importanti.

In questa antica moneta è raffigurato Tarquinio il Superbo, l’ultimo re di Roma

Nella società romana vi erano due classi sociali: la nobiltà, costituita da chi possedeva terre (costoro erano chiamati patrizi), e il popolo, formato da contadini, artigiani e commercianti, che erano chiamati plebei. Solo i patrizi potevano far parte del Senato, i plebei no.

LA REPUBBLICA

Verso la fine del VI secolo a.C. la monarchia venne sostituita da una nuova forma di governo, chiamata repubblica: la città veniva governata da una serie di magistrati, cioè persone elette dai cittadini per occuparsi dei diversi problemi (la costruzione di opere pubbliche, i processi contro chi aveva commesso un reato, e così via). Il loro incarico durava solo un anno.
I magistrati più importanti erano i consoli: erano due, guidavano l’esercito, e avevano molto potere in tempo di pace. I consoli erano aiutati dal Senato, formato per molto tempo solo da patrizi.
Solo con il passare del tempo alcuni plebei riuscirono, attraverso proteste e minacce, a ottenere un poco di potere, ma Roma non divenne mai una città democratica; il popolo non ebbe mai il potere di governare la città.
Roma rimase una repubblica per circa 5 secoli: si ingrandì molto e fece molte guerre, per conquistare sempre nuove terre.
Le prime guerre furono combattute contro i popoli che vivevano in Italia (Etruschi, Greci, Sanniti, ecc.); verso il 270 a.C. Roma dominava su quasi tutta la penisola italiana, dagli Appennini allo Stretto di Messina.

Guerrieri Sanniti: i Sanniti erano un gruppo di popoli diversi, ma con una cultura simile. Vivevano nell’Italia centro-meridionale

Poi Roma fece guerra alla città fenicia di Cartagine (nel nord Africa); con 3 guerre vittoriose (dette guerre puniche), Roma si trovò a controllare tutto il Mediterraneo occidentale (Sicilia, Sardegna, Corsica, coste della Spagna e dell’Africa nord-occidentale).

Il generale cartaginese Annibale cercò di sconfiggere Roma venendo in Italia con il suo esercito e un gruppo di elefanti, ma venne sconfitto dal generale romano Scipione nel 202 a.C.

Tra il II e il I secolo a.C. Roma conquistò quasi tutta l’Europa, l’Africa settentrionale, le terre del Mediterraneo orientale: ormai Roma non era più la città principale di un piccolo Stato, ma una grande città, dove la lotta politica tra coloro che volevano comandare provocò anche numerose guerre civili, cioè guerre tra romani che facevano parte di partiti diversi. Sono diventati molto famosi personaggi come Mario e Silla, come Giulio Cesare e Gneo Pompeo, come Marco Antonio e Ottaviano.

Uno degli episodi più famosi delle guerre civili romane fu l’uccisione di Giulio Cesare nel 44 a.C. (qui in un dipinto di Vincenzo Camuccini)

L’IMPERO

Nel 27 a.C. il Senato diede a Ottaviano il titolo di Augusto, cioè di persona superiore a tutte le altre: nasce in questo modo l’Impero romano, che durò per 5 secoli e fu uno dei più grandi e importanti dell’antichità.

L’Impero Romano e le sue varie province

Far funzionare un impero così grande non era facile: il territorio venne diviso in province con a capo un governatore. Gli abitanti delle province pagavano un tributo a Roma. Tutto il potere, senza alcun limite, era nelle mani dell’imperatore; alcuni imperatori furono particolarmente spietati e odiati e vennero eliminati in seguito a una congiura o a una rivolta militare, come avvenne per Caligola (41 d.C.), Nerone (68 d.C.) e Domiziano (96 d.C.).

Da sinistra: Caligola, Nerone, Domiziano

Dal III secolo d.C. per poter diventare imperatori bisognava usare la violenza, cioè uccidere un imperatore e prendere il suo posto. Fu proprio allora che l’Impero Romano cominciò a entrare in crisi: alcune regioni si ribellarono agli imperatori e si staccarono dall’Impero; altre regioni furono attaccate dai popoli che vivevano ai confini dell’Impero.
Per due secoli l’Impero Romano visse momenti molto difficili: nel 286 l’imperatore Diocleziano divise l’impero in due parti (l’Impero Romano d’Oriente e l’Impero Romano d’Occidente). Nel 306 questa divisione in due parti venne abolita, ma nel 395 venne di nuovo stabilita; da allora ci furono due imperi:
1- l’Impero d’Occidente, che finì definitivamente nel 476 d.C.; 
2- l’Impero d’Oriente (detto anche Bizantino, dal nome della città di Bisanzio, divenuta Costantinopoli con l’imperatore Costantino) e che durò fino al 1453.


GLOSSARIO DI BASE:

Nella colonna di sinistra i termini al singolare e tra parentesi al plurale, in ordine alfabetico; nella colonna di destra il significato dei termini espresso con un’immagine o una frase. Alcuni termini di questa lezione sono spiegati nelle lezioni precedenti.

NOME
DESCRIZIONE
Antichità
I secoli molto lontani da noi
Assemblea (assemblee)
Gruppo di persone che prendono insieme delle decisioni sulla vita di tutti
Commercio
Acquisto e vendita di una merce
Congiura (congiure)
Patto segreto per prendere il posto di chi comanda
Famiglia (famiglie)
Gruppo di persone che sono parenti tra loro: padre, madre, figli, ecc…
Impero (imperi)
Grande regno, grande stato
Protesta (proteste)
Sale (sali)
Terra (terre)
Campi coltivabili, terreni
Tributo (tributi)
Soldi che si devono dare allo Stato, come le tasse

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