venerdì 13 marzo 2015

213 - Il settore terziario: trasporti e vie di comunicazione



TRASPORTI E VIE DI COMUNICAZIONE

La vita degli uomini non può funzionare senza il trasporto, cioè il movimento delle merci e delle persone da un luogo all’altro. Il trasporto avviene con mezzi diversi (autoveicoli, treni, navi, aerei) e grazie alle diverse vie di comunicazione, che sono di 3 tipi:
- terrestri (strade, autostrade, ferrovie, fiumi navigabili, canali)
- marittime (le rotte percorse da navi e traghetti nei mari e negli oceani, con i porti come punto di partenza e di arrivo)
- aeree (le rotte degli aeroplani, con gli aeroporti come punto di partenza e di arrivo).


LE VIE DI COMUNICAZIONE TERRESTRI

La più diffusa via di comunicazione terrestre è la strada. Una strada è un’area di uso pubblico a forma di “nastro”, formata da due o più corsie, riservata ai mezzi di trasporto su gomma. In base alle diverse caratteristiche ci sono 4 tipi di strade:
- le strade rurali (quelle che ci sono nelle zone poco abitate in campagna o in montagna)
- le strade urbane (le vie e i viali di una città grande o piccola)
- le strade extraurbane (fuori dalle città, ma molto lunghe)
- le autostrade.

Veduta aerea su una città come Vienna con tutte le sue tantissime strade

I primi che hanno costruito strade in Europa sono stati gli antichi Romani; esse servivano ai Romani per far muovere i soldati e le merci, durante l’epoca dell’impero romano.
I Romani erano molto bravi a costruire le strade: le strade principali erano larghe circa 6 metri e nelle vicinanze delle città erano lastricate, cioè ricoperte da pietre (nell’Italia meridionale erano soprattutto pietre di lava, un materiale molto duro), per non sporcarsi di fango e di polvere. Le strade secondarie erano larghe circa 3 metri.

Un tratto della Via Appia, una delle più importanti strade romane: si vede ancora il lastricato

Quando finì l’impero romano (476 d.C.) le strade andarono un poco alla volta in rovina e a volte non si vedevano più. Oggi delle strade romane restano soprattutto i ponti in pietra, che sono tra le opere più grandi della civiltà romana.

Il ponte romano di Mérida (Spagna)

Oggi, come nell’antichità, si costruisce una strada tenendo conto della morfologia del territorio, cioè di come è fatto il terreno. Perciò si dice che ci sono due tipi di strade:
- le strade di pianura
- le strade di montagna.
Le strade di pianura in Europa attraversano soprattutto la campagna dove viene praticata l’agricoltura: spesso sono lunghe e rettilinee e molte volte hanno degli alberi ai bordi. Ogni tanto entrano in un centro abitato, dove i semafori regolano il traffico in corrispondenza degli incroci; negli ultimi anni quasi tutti i Paesi europei al posto di incroci e semafori costruiscono rotatorie (o rotonde) che rendono il traffico più comodo. Anche le strade moderne hanno bisogno dei ponti per superare i fiumi, le ferrovie, le autostrade e altri ostacoli e anche i ponti moderni sono molte volte delle grandi opere di ingegneria.

Una strada nel sud dell’Inghilterra

Il ponte Storebæltsbroen in Danimarca

Le strade di montagna sono più difficili perché devono affrontare le salite. Nelle valli a U, col fondovalle largo e piatto, le strade corrono in basso accanto al torrente. Nelle valli a V, col fondovalle stretto e ripido, le strade vengono costruite sul fianco della montagna (a mezza costa) e hanno molte curve. Dove il fianco della montagna è molto ripido e la pendenza diventa molto forte, le strade salgono a zig zag con rampe (tratti rettilinei) e tornanti (curve a ferro di cavallo): il percorso è più lungo, ma questo è l’unico modo per superare il fianco ripido della montagna.

Strada di montagna in Norvegia

L’autostrada è una strada con caratteristiche un po’ diverse:
- è riservata al traffico veloce su gomma (tir, autobus, automobili, motociclette)
- permette di viaggiare per molte ore ad una forte velocità (ma sempre sotto i 150 hm/h)
- è composta da due carreggiate separate, una per ogni senso di marcia
- ogni carreggiata ha 2 o più corsie: le corsie di sinistra sono per il sorpasso dei veicoli, mentre a destra c’è la corsia per i mezzi di soccorso
- quando l’autostrada incrocia strade e ferrovie, esse o passano sopra (mediante un cavalcavia) o sotto (mediante un sottopasso)
- in molti Stati le autostrade sono a pagamento, per questo all’ingresso e all’uscita ci sono delle barriere con un operatore (= casellante) o delle macchine elettroniche per pagare il prezzo dell’autostrada (=pedaggio).

Barriera per il pagamento autostradale a Parigi

Per scavalcare gli ostacoli naturali (come valli, montagne, centri abitati, eccetera) le autostrade (come le strade e le ferrovie) hanno bisogno di grandi e alti ponti (= viadotti) o di “buchi” nelle montagne (= gallerie o tunnel): viadotti e tunnel spesso rovinano il paesaggio.

Autostrade nei Paesi Bassi

La ferrovia è quel sistema di trasporto che avviene per mezzo del treno, formato da una macchina (la locomotiva), capace di far muovere una serie più o meno lunga di vagoni agganciati tra di loro e utilizzati per il trasporto di persone e di merci. Il treno corre su un binario formato da due rotaie d’acciaio parallele, poste a una distanza fissa detta scartamento: lo scartamento “normale” in Europa è di 1435 mm.
Le linee ferroviarie sono di 3 categorie:
1- a binario singolo, per le linee secondarie che uniscono piccole città vicine;

Un treno su una linea a binario singolo in Bosnia ed Erzegovina

2- a doppio binario, per le linee che collegano le città più importanti, anche molto lontane. Sono quasi sempre elettrificate, cioè dotate di un filo continuo a 4 metri di altezza, dove passa la corrente elettrica a 3.000 volt;
3- ad alta velocità, per le linee riservate ai supertreni che collegano le città principali in poco tempo, poiché raggiungono anche i 320 km/h.

Un treno ad alta velocità Talgo 350 (AVE 102) in Spagna, il Paese in Europa che ha attualmente 
il maggior numero di chilometri ferroviari ad alta velocità

Il treno non può muoversi su terreno molto in pendenza: né in salita, né in discesa. Per questo le ferrovie hanno bisogno delle gallerie, ancor più di strade e autostrade.
La costruzione delle ferrovie ha fortemente modificato il paesaggio, soprattutto in prossimità delle grandi stazioni, dove c’è bisogno di molto spazio per far passare tanti binari.

Zona attorno a una stazione ferroviaria a Zagabria (Croazia)

Tra le vie di comunicazione terrestri si considerano anche i fiumi e i canali navigabili, sebbene in realtà si tratti di vie d’acqua.
Un fiume navigabile è un fiume lungo centinaia di chilometri, che scorre in un territorio con piccola pendenza e con portata d’acqua costante (cioè sempre con la stessa quantità d’acqua): in Europa queste caratteristiche si trovano più facilmente nelle vaste pianure centro-settentrionali (dalla Francia alla Russia).

Traffico sul fiume Elba ad Amburgo (Germania):
siamo sul vasto estuario dell’Elba, dove possono navigare anche grandi navi portacontainer

Un canale artificiale è un solco, scavato per una lunghezza di decine (o centinaia) di chilometri, che viene riempito con l’acqua di un fiume. È poco pendente, ha una portata d’acqua regolare, ma è molto costoso e molto più stretto del letto di un fiume.
La chiatta è l’imbarcazione adatta per trasportare sui fiumi e canali navigabili merci pesanti: legname, sabbia, carbone, minerali di ferro e simili. Infatti ha uno scafo lungo, per contenere molte merci, ha un fondo piatto, per galleggiare in acque poco profonde, ha delle fiancate basse, perché la navigazione avviene in acque tranquille, senza grandi onde.

Chiatta per il trasporto di carbone sul Danubio a Vienna

A volte nei fiumi europei è stato necessario costruire delle dighe per regolare la pendenza dei fiumi, costruendo come tanti “pezzi di fiume” alla stessa altezza. Le chiatte e le barche per passare da un pezzo più alto a uno più basso (o viceversa) hanno bisogno di grandi ascensori che si chiamano conche e che, fatte riempire di acqua, sollevano (o abbassano) le barche. Per superare forti dislivelli si usano molte conche consecutive.
Nell’immagine seguenti puoi vedere come funziona una conca:


Conche sul fiume Neckar (Germania)

VIE DI COMUNICAZIONE MARITTIME

Le vie di comunicazione marittime utilizzano il mare, gli oceani e i canali artificiali marittimi, come quello di Corinto in Grecia, quello di Kiel in Germania, quello di Suez tra Mediterraneo e Mar Rosso e tanti altri.

Due imbarcazioni sul Canale di Kiel (Germania)

Il punto di partenza e di arrivo di una imbarcazione è il porto; esso è un tratto di mare protetto, in cui le navi possono sostare e compiere con facilità le operazioni di carico e scarico delle merci e di imbarco e sbarco delle persone. Un porto è formato da due tipi di strutture:
- le opere portuali esterne, cioè le dighe, che chiudono in parte uno spazio chiamato bacino e rendono meno forti le onde
- le opere portuali interne, cioè banchine o moli, dove le navi si avvicinano alla costa per le operazioni di carico e scarico.
Nella seguente immagine puoi vedere come è fatto un porto:


Nei porti commerciali si caricano e scaricano le merci, nei porti per passeggeri le persone e a volte le loro automobili. Un caso un po’ particolare è quello delle navi da crociera, che a volte entrano in acque poco adatte alle grandi navi, come avviene per esempio nel bacino di San Marco a Venezia.

Una nave da crociera entra a Venezia

VIE DI COMUNICAZIONE AEREE

Le vie di comunicazione aeree utilizzano il cielo: il punto di partenza e di arrivo si chiama aeroporto, ed è una grande area pianeggiante attrezzata con 3 tipi di strutture:
- le piste di volo: esse servono per il decollo e l’atterraggio degli aerei e sono lunghe da 1 chilometro fino a 2 chilometri circa, in base alla dimensione dei velivoli. Le piste di volo hanno una pavimentazione molto robusta, perché deve resistere al peso e alle sollecitazioni trasmesse dalle ruote degli aerei. Accanto ad esse ci sono le piste di rullaggio (dove gli aerei si spostano lentamente, sulle ruote, verso il luogo stabilito per il decollo) e i piazzali di sosta (dove gli aerei si fermano per le operazioni di carico e scarico). Tutte queste azioni sono regolate via radio dalla torre di controllo;

Un aereo su una pista di volo

- i fabbricati: ce ne sono di vario tipo, in base alle diverse funzioni. L’aerostazione per le operazioni di imbarco e sbarco dei passeggeri, gli hangar (o aviorimesse) per la manutenzione e la revisione degli aerei, le zone tecniche per i carburanti, i mezzi antincendio, eccetera;
- i parcheggi esterni: essi sono di solito molto ampi e sono collegati a una rete stradale e ferroviaria tanto più fitta, quanto maggiore è la città o la regione che si serve dell’aeroporto.
Gli aeroporti utilizzano grandi spazi di terreno per le piste, i fabbricati, i parcheggi eccetera: sono dunque elementi che modificano molto il paesaggio.

L’aeroporto di Oslo (Norvegia)



SCHEDE SEMPLIFICATE (per alunni NAI):

Trasporto significa spostamento di persone e cose da un posto a un altro: per esempio
da Milano a Roma:


oppure da casa a scuola:


Il trasporto passa sulle vie di comunicazione.
Ci sono 3 tipi di vie di comunicazione:
1- vie di comunicazione terrestri (cioè sulla terra, ma anche sui fiumi e canali):


2- vie di comunicazione marittime (cioè sul mare):


3- vie di comunicazione aeree (cioè nell’aria):


I mezzi di trasporto:


Ci sono due tipi di strade:


Sistemi per superare un ostacolo:


Come è fatta un’autostrada:


Inoltre in molti Stati per usare le autostrade bisogna pagare: all’ingresso e all’uscita di un’autostrada ci sono i caselli per pagare il prezzo dell’autostrada (cioè il pedaggio).

Barriera per il pagamento autostradale a Parigi

Le ferrovie sono di 3 tipi:


Le navi e le barche partono da un porto e arrivano a un altro porto. Ecco come è fatto un porto:


Com’è fatto un aeroporto: